Economia

Mediobanca, l'utile vola ai massimi. Nagel: "I tassi scenderanno a fine anno"

di Redazione Economia

I ricavi del trimestre sono pari a quasi 760 milioni di euro, l'utile netto è pari a 791 milioni

Mediobanca, vola l'utile

Mediobanca archivia i primi nove mesi del bilancio 2022/2023 con risultati ai massimi storici, oltre i target di Piano 23 "in un contesto operativo impattato dall’elevata volatilità dei mercati alimentata, nell’ultimo trimestre, dalla crisi delle banche regionali americane e dal salvataggio di Credit Suisse". I ricavi si attestano a 2.420 milioni di euro (+13% anno su anno), l'utile netto è pari a 791 milioni (+10% anno su anno. Mediobanca chiude il terzo trimestre (gennaio-marzo 2023), con un utile netto che si attesta a 235 milioni, in crescita del 10% anno su anno, e in flessione rispetto al trimestre precedente (-16% trimestre su trimestre) "per l’attesa normalizzazione del Cib dopo i risultati record del primo semestre". I ricavi del trimestre sono pari a quasi 760 milioni di euro.

Il Gruppo, in seguito ai risultati conseguiti nei nove mesi e all’andamento atteso dello scenario macroeconomico, si attende per l’intero esercizio 2022-23 "ricavi nell’ordine di 3,2 miliardi, superiori al target di Piano di 3 miliardi, di cui margine di interesse di circa 1,8 miliardi, in crescita di circa il 20% anno su anno, commissioni nette maggiori di 0,8 miliardi, pressoché stabili anno su anno. 

"L'impressione che abbiamo tutti è che ci sia una sorta di biforcazione tra quanto farà la Fed e quanto potrà fare la Bce nei prossimi mesi, anche se il consenso è che da qui alla fine dell'anno questa salita dei tassi si fermerà e al più rimarranno stabili, verosimilmente scenderanno" ha spiegato il ceo Alberto Nagel. “È chiaro – aggiunge l’amministratore delegato - che i tassi della Bce sono legati ai dati dell'inflazione nelle loro varie declinazioni e ultimamente abbiamo visto dei dati che sono rimasti piuttosto alti dappertutto. Posso capire la difficoltà di una banca centrale che, nonostante ripetuti aumenti, ancora non vede un dato che sia significativamente inferiore".