Michele Ferrero, 100 anni fa nasceva il papà della Nutella: oggi il figlio Giovanni vanta un patrimonio da 40 miliardi - Affaritaliani.it

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Michele Ferrero, 100 anni fa nasceva il papà della Nutella: oggi il figlio Giovanni vanta un patrimonio da 40 miliardi

Il gruppo Ferrero porta ancora a casa numeri stratosferici, chiudendo l'esercio 2023/2024 con un fatturato da 18,4 miliardi di euro

di redazione economia

Ferrero, dal laboratorio di Alba a un colosso globale: 47 mila dipendenti, 18,4 miliardi di fatturato

Oggi Michele Ferrero avrebbe compiuto 100 anni. Se ne è andato nel 2015, nel giorno di San Valentino: perfetto, verrebbe da dire, per l'uomo che ha insegnato al mondo che la felicità e l'amore passano anche da un barattolo di crema spalmabile. Michele era il figlio di Pietro Ferrero, fondatore con la moglie Piera Cillario e il fratello Giovanni, di quella che inizialmente era poco più di una bottega di cioccolato ad Alba, nel dopoguerra più grigio che mai. Il primo colpo di genio? Prendere la storica crema gianduia torinese – nata per sopravvivere ai blocchi napoleonici sull'importazione di cacao – e trasformarla in un prodotto popolare e irresistibile.

Dopo la morte prematura del padre nel 1949, Michele si ritrova a gestire l'azienda a 32 anni. Non si limita a mantenere la baracca in piedi: la trasforma in un impero planetario. A lui si devono i grandi colpi di genio che hanno fatto scuola: Mon Chéri (1956), Nutella (1964), Kinder Cioccolato (1968), Tic Tac (1969), Kinder Sorpresa (1974), Ferrero Rocher (1982). Prodotti che non sono semplici dolci, ma che nel tempo sono diventati dei veri e propri fenomeni culturali.

E mentre in Italia tanti imprenditori sognavano solo il salotto buono, Michele costruiva fabbriche, apriva mercati, assumeva decine di migliaia di persone. A casa Ferrero la modernità industriale è arrivata senza pugnalare il territorio: chi lavorava alle linee produttive aveva ancora il tempo di coltivare le proprie nocciole, fondamentali per l'impero di Nutella. Oggi Ferrero conta più di 40mila dipendenti, 20 stabilimenti, 9 aziende agricole. A guidare la multinazionale, con un patrimonio da 40 milairdi, è Giovanni Ferrero, il figlio superstite di Michele (il fratello Pietro è tragicamente morto nel 2011). Ma l’impronta resta quella del "signor Michele": serietà, riservatezza, visione lunga.

Oltre ai dolci, Ferrero ha lasciato un’altra eredità pesante: la Fondazione Ferrero, nata nel 1983, che ancora oggi sostiene iniziative culturali e si prende cura degli ex dipendenti. Un’idea semplice, molto "ferreriana": chi ha costruito la tua fortuna, non lo lasci indietro. E oggi, a cento anni dalla nascita, il signor Michele continua a vincere. In silenzio, come ha sempre fatto: il gruppo Ferrero porta ancora a casa numeri stratosferici, chiudendo l'esercio 2023/2024 con un fatturato da 18,4 miliardi di euro, in crescita dell’8,9% sull’anno precedente. In Italia, la patria della Nutella, il giro d’affari ha toccato 1,82 miliardi di euro, segnando un +3,5%. Numeri solidi, che confermano la multinazionale di Alba come una delle pochissime aziende italiane davvero globali, capace di reggere l'urto dei mercati e portando sempre in alto il "made in Italy".

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