Mps -18%, minimo di sempre. Ignorate le rassicurazioni della banca
Seduta drammatica per Monte dei Paschi di Siena che non arresta il tracollo in Borsa, nonostante il divieto alle vendite allo scoperto disposto dalla Consob. Le azioni dell'istituto toscano sono ritornate alle contrattazioni verso fine mattinata ma subito sono state sospese in asta di volatilità fino ad arrivare a perdere il 18%, toccando così un nuovo minimo di sempre a 0,537 euro. Precipita sempre di più anche la capitalizzazione di Borsa a 1,5 miliardi circa.
A nulla sono servite le parole dell'amministratore delegato Fabrizio Viola che, prima dell'avvio delle contrattazioni, in una nota ha cercato di rassicurare il mercato, dicendo che "le prime evidenze relative al 2015 confermano che l'attuale andamento del tutto anomalo del titolo Mps non ha alcun riscontro nei fondamentali della banca che anche nel corso dell'ultimo trimestre sono migliorati, confermando il trend evidenziato nei primi nove mesi dell'anno".
Il titolo dall'inizio dell'anno ha più che dimezzato il suo valore. Sul fronte del risiko bancario, il Corriere della Sera scrive che Ubi Banca resta interessata al dossier Mps, che si intreccia con quello Bpm. Un ipotetico matrimonio Ubi-Bpm potrebbe contare du un Cet1 ratio pari a circa il 12,4%, livello superiore di 300 punti base a quello richiesto dalla Bce. Il capitale in eccesso potrebbe essere utilizzato per acquisire Mps, creando un polo paragonabile a Unicredit e Intesa Sanpaolo. Il nodo governance però resta al centro della discussione e il matrimonio Banco Popolare-Bpm resta quello più probabile, a questo punto Ubi potrebbe puntare direttamente a Siena.
LA PRECISAZIONE - "Lo escludo assolutamente. Non ci sono sollecitazioni del governo a intervenire su Mps". Lo afferma l'amministratore delegato di Unicredit, Federico Ghizzoni, parlando a margine di un convegno al ministero dell'Economia. ?"Il sistema è solido e gestirà questa crisi", aggiunge l'ad.