Economia

Nadef, ripartono le "chiusure selettive"? Prossimo anno crescita stop all'1,8%

Una caduta del Pil nel 2020 del -9% che poi rimbalzerà a +6% nel 2021. Nel 2022 il Pil cresce del 3,8% e nel 2023 del 2,5%. Il Governo italiano ha fissato l'obiettivo di deficit al 10,8% del Pil nel 2020 mentre il debito dovrebbe salire al 158% del prodotto interno lordo.

E' arrivato il disco verde del Consiglio dei ministri alla Nota di aggiornamento al Def, dopo una riunione durata circa tre ore nella notte che ha confermato le cifre emerse nella bozza circolata ieri pomeriggio. Il recupero del Pil ai livelli precedenti al Covid e' previsto gia' nel 2022 sulla base della stima programmatica tenendo conto delle misure che verranno adottate dal governo.

Per quanto riguarda il rapporto debito/Pil, nel 2020, salira' di circa 23,4 punti percentuali su base annua, superiore di quasi 2,3 punti percentuali a quella indicata nel Programma di Stabilita' di aprile nello scenario inclusivo delle nuove politiche. Con le misure adottate per far fronte all'emergenza, il deficit/Pil schizzera' al 10,8% nel 2020 (dall'1,6% dello scorso anno).

Sulle stime pesa pero' l'ombra del rischio di recrudescenza della pandemia. In caso di scenario avverso, si legge nel documento, il prodotto interno lordo 2020 scenderebbe dal -9% al -10,5% e la crescita 2021 si fermerebbe all'1,8% contro il 6% previsto. Con un'impennata dei contagi si rischiano anche "chiusure selettive".

"Il Cdm ha approvato la NaDef. Definiamo una strategia economica che punta a far ripartire il Paese con piu' crescita, investimenti, lavoro. Grazie anche ai fondi europei, disegniamo l'Italia del futuro da lasciare ai nostri figli: piu' verde, piu' digitale, piu' giusta e inclusiva", è stato il commento del ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri a proposito del via libera alla Nadef.