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Economia

Nel corso del 2018 a Piazza Affari sono state promosse 19 offerte (17 offerte in senso stretto e due obblighi di acquisto). Il dato, in lieve aumento rispetto all'anno precedente, "conferma il trend di crescita iniziato nel 2016: negli ultimi tre anni il numero totale delle offerte e' stato pari a 62, piu' del doppio rispetto alle 28 offerte del triennio precedente".

E' quanto emerge dalla Relazione Consob del 2018. E' stato 'particolarmente significativo' - si legge - l'incremento del controvalore delle offerte, con un ammontare raccolto nel 2018 pari a poco piu' di 14 miliardi di euro (quasi sei volte il valore raccolto nel 2017). Questa crescita, sottolinea la relazione, e' 'in larga parte attribuibile alla portata straordinaria dell'offerta Luxottica (la più grande offerta degli ultimi dieci anni, con circa 9 miliardi di euro di controvalore, pari al 59% del totale)'.

Anche al netto dell'opa Luxottica, comunque, emerge 'una piu' generale e diffusa crescita dimensionale delle offerte'. Nel corso dell'anno, infatti, si sono perfezionate altre due operazioni (opa Yoox e opa Ei Towers) di controvalore superiore, rispettivamente, ai 2,5 e 1,5 miliardi di euro. Nel dettaglio, si e' registrata per la Consob una 'significativa accelerazione del trend di crescita delle operazioni direttamente finalizzate o comunque associate al delisting dei titoli azionari oggetto di offerta', visto che 11 operazioni 'sono state promosse con l'obiettivo del delisting attuale o futuro’.

A fine 2018, i principali indicatori del mercato azionario risultavano in calo rispetto all'anno precedente. L'indice Ftse Mib, infatti, ha registrato una contrazione pari al 16%, mentre la capitalizzazione complessiva di Borsa e' diminuita del 15% rispetto al 2017, attestandosi a circa 542 miliardi di euro. L'incidenza della capitalizzazione sul Pil e' passata dal 40% al 33,5%.

La contrazione della capitalizzazione ha riguardato essenzialmente il mercato azionario domestico (Mta) e, in particolare, il comparto bancario che 'ha scontato le incertezze del quadro politico e dello scenario economico'. Il mercato Aim Italia, al contrario, ha registrato un aumento della capitalizzazione per circa un miliardo di euro (da 5,6 a 6,6 miliardi).

Nello stesso periodo sono aumentate sia le societa' domestiche quotate sull'mercato azionario, 'seppure lievemente' passando da 237 a 240, sia quelle negoziate sull'Aim: da 95 a 113. Il controvalore delle negoziazioni e' invece lievemente diminuito sull'Mta, scendendo da 606 a 604 miliardi di euro, mentre ha superato la soglia dei 2,4 miliardi di euro sull'Aim (erano poco meno di 2 miliardi nel 2017).

Social bond e titoli green. A dicembre 2018 risultavano quotati sui mercati di Borsa Italiana 36 titoli green, 33 'sustainable' e un social bond, emessi da enti governativi, sovranazionali e da emittenti corporate. L'ammontare raccolto e' pari a circa 46 miliardi di euro.

Nel corso dell'anno, infatti, 'ha continuato a crescere il segmento green e sustainable dei mercati Mot ed Extra-Mot di Borsa Italiana, dedicato ai green e ai social bond, strumenti i cui proventi vengono destinati al finanziamento di progetti con impatti positivi di natura ambientale e sociale'. A questo sviluppo si associa 'l'integrazione di criteri Esg nelle decisioni dei vertici delle societa' che fanno ricorso al mercato per finanziarsi. Il miglioramento della qualita' e della trasparenza della rendicontazione non finanziaria delle imprese' rappresenta 'un passaggio fondamentale in questa direzione'.

Il maggior focus sulle tematiche di sostenibilita', infatti, e' anche 'in connessione con la prima applicazione delle nuove norme in materia di trasparenza delle informazioni di carattere non finanziario'. Quanto al futuro, Consob avverte come 'il corretto adempimento degli obblighi previsti da tale disciplina sara' oggetto di attento monitoraggio nel corso del 2019’.

Sanzioni comminate. Nel 2018 la Consob ha portato a compimento 172 procedimenti sanzionatori (contro 156 nel 2017). Tra questi 162 si sono conclusi con l'applicazione di sanzioni nei confronti di 359 soggetti, mentre i restanti dieci si sono conclusi con l'archiviazione. E' quanto emerge dalla Relazione della Commissione del 2018. L'importo complessivo delle sanzioni amministrative pecuniarie applicate e' stato, sempre per il 2018, pari a circa 23,1 milioni di euro, in calo rispetto ai 27,8 milioni del 2017.

Nel corso dell'anno, sottolinea la Consob, si e' registrato 'un notevole aumento delle sanzioni interdittive accessorie', pari a complessivi 879 mesi (209 mesi nel 2017) e del controvalore dei beni oggetto di confisca: 9,7 milioni di euro (contro 1,9 milioni). Nel dettaglio, i provvedimenti sanzionatori per violazioni in materia di abusi di mercato sono stati in totale 11 (contro 6 nell'anno precedente), quelli adottati nei confronti di intermediari finanziari per carenze procedurali e violazioni delle regole di diligenza, correttezza e trasparenza nella prestazione dei servizi e attivita' d'investimento sono 13 (15 nel 2017). Rispetto ai consulenti finanziari, sono stati adottati 78 provvedimenti (contro 52), di cui 64 radiazioni dall'albo e 14 sospensioni a tempo determinato. Infine sono state inoltrate 71 comunicazioni all'autorita' giudiziaria inerenti ipotesi penalmente rilevanti emerse nel corso delle istruttorie. 

Risarcimenti Arbitro. Nel corso del 2018 l'Arbitro per le controversie finanziarie (Acf), istituito dalla Consob, ha ricevuto 1.824 ricorsi. Rispetto al controvalore dei risarcimenti richiesti nei ricorsi ritenuti ammissibili e ricevibili (pari a 1.408), l'importo massimo e' stato pari a 500mila euro, corrispondente alla soglia massima entro la quale l'Acf e' competente. L'importo medio e' stato pari a 59 mila euro circa, mentre il controvalore complessivo del 'petitum' e' stato di poco inferiore agli 83 milioni di euro.

Negli ultimi mesi dell'anno, pero', per effetto dell'entrata in vigore del 'decreto milleproroghe', l'attivita' dell'Arbitro si e' concentrata - a fini di liquidazione, direttamente da parte della Consob, delle somme eventualmente riconosciute a titolo di ristoro - sulle richieste di risarcimento presentate dai risparmiatori coinvolti nelle vicende delle due banche venete in liquidazione e delle quattro banche in risoluzione (Banca Marche, Etruria, Carife e Chieti). Questa attivita' ha portato a riconoscere (tenuto conto anche delle decisioni assunte dall'Arbitro nel 2017 nei confronti di questi istituti di credito) oltre 36 milioni di risarcimenti a favore di 854 risparmiatori. Tirando le somme, conclude la Consob, 'considerando sia i ristori riconosciuti per via legislativa tramite il milleproroghe sia quelli che hanno trovato diretta e volontaria esecuzione da parte degli intermediari di volta in volta coinvolti, i ricorrenti hanno trovato in massima parte riscontro alle proprie richieste'. 

 

 

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