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ASPI agli “Stati generali della Ripartenza": € 2,3 miliardi di investimenti per la rigenerazione della rete
Oliveri (ASPI): “Le infrastrutture autostradali hanno un ruolo strategico per il paese e noi lavoriamo per una mobilità sempre più sostenibile”
Stati generali della Ripartenza, Autostrade per l’Italia: previsti investimenti per oltre 2 miliardi di euro per la rigenerazione della rete.
“Quest’anno”, ha affermato la Presidente di Autostrade per l’Italia Elisabetta Oliveri, presente agli “Stati generali della Ripartenza” in corso a Bologna, “celebriamo i 100 anni della prima autostrada in Italia, la Milano-Laghi, e i 60 anni dell’Autostrada del Sole. Sin dalla loro origine, le autostrade sono state asset imprescindibile e volano per lo sviluppo socioeconomico del paese: connettendo luoghi, favorendo lo scambio di merci e il movimento delle persone, hanno accompagnato l’Italia del dopoguerra verso il benessere diffuso”.
Oggi è stato sottolineato come la rete continua a rappresentare un elemento strategico cruciale per il Paese. Secondo i dati, il trasporto su gomma di merci e persone resta predominante in Italia e in Europa, con una percentuale che raggiunge l'85% rispetto ad altre modalità di trasporto, e questa tendenza è destinata a durare per molti decenni. Per questo motivo, la Presidente Oliveri ribadito che non si può parlare di ripartenza senza considerare il ruolo delle infrastrutture autostradali.
Il Gruppo Autostrade per l'Italia ha evidenziato il proprio impegno quotidiano nel portare avanti un grande piano di rigenerazione della rete autostradale, con un focus sullo sviluppo e l'applicazione di nuove tecnologie. L'obiettivo è garantire alle generazioni future una mobilità più efficiente, sostenibile e sicura. È stato ricordato che, solo lo scorso anno, sono stati avviati 130mila cantieri, e che per quest'anno è previsto un investimento di 2 miliardi e 300 milioni di euro nella rigenerazione della rete.
Oltre alle infrastrutture, l'attenzione è rivolta anche alla formazione di competenze specifiche. È stato sottolineato che, accanto agli ingegneri, la rete autostradale del futuro avrà bisogno di figure professionali come carpentieri, autisti di mezzi d'opera e altri mestieri considerati altrettanto fondamentali.
“Siamo impegnati anche su questo versante, perché è solo con i saperi che si potranno affrontare le sfide della nuova mobilità, lasciando ai nostri figli una situazione di equilibrio e un’infrastruttura adeguata ai nuovi contesti” ha concluso la Presidente Oliveri.