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Axpo Italia e RINA, un accordo per l’idrogeno

Demarchi (Axpo): “Il percorso verso la transizione energetica ha bisogno di tempi giusti, risorse, capacità tecnologiche innovative e aziende all’avanguardia”

Axpo e RINA, firmato un protocollo d’intesa per sviluppare la filiera industriale dell’idrogeno

L’idrogeno inteso come nuova fonte di energia è uno dei pilastri del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per realizzare la rivoluzione verde e la transizione ecologica. L’idrogeno e le tecnologie a esso correlate sono infatti un driver fondamentale per il processo di decarbonizzazione che sta vedendo impegnati tutti i settori industriali a livello mondiale.

Axpo Italia, terzo operatore sul mercato libero dell’energia in Italia e parte del Gruppo Axpo, nonché leader internazionale nella commercializzazione di energia rinnovabile, e RINA, gruppo multinazionale specializzato in servizi di certificazione e di consulenza ingegneristica, forti dell’esperienza e della competenza sviluppate sul tema, hanno siglato un Memorandum of Understanding della durata di due anni con l'obiettivo di costruire una solida filiera dell’idrogeno che unisca diversi stakeholder.

L’accordo prevede una serie di attività definite, come lo sviluppo di iniziative correlate all’idrogeno verde in più settori industriali, il coordinamento di studi di ricerca tecnologica sulla catena di fornitura dell'idrogeno, l’analisi, gli studi e le simulazioni per la produzione di idrogeno e la definizione di un programma pilota per la produzione di idrogeno verde.

Le due società co-parteciperanno, inoltre, a progetti di ricerca e sviluppo finanziati per conto dell'UE e si impegneranno nello sviluppo del comparto della finanza verde e degli eco-investimenti.

Forti di questa collaborazione, RINA e Axpo investiranno ulteriormente su innovazione tecnologica, rafforzando il rispettivo posizionamento tra i player italiani più rilevanti nella green economy e creando nuove possibilità di sviluppo in un mercato in crescita.

RINA metterà a disposizione le proprie conoscenze sui materiali compatibili con l’idrogeno e il know-how nell’ambito delle analisi, degli studi e dei test per lo stoccaggio. L'azienda, unica nel panorama italiano, vanta competenze ingegneristiche specifiche per supportare le industrie nella transizione verso un più esteso utilizzo dell’idrogeno. In particolare, possiede con l’Università della Calabria il primo laboratorio in Italia, uno tra i pochi al mondo, capace di eseguire test ad altissima pressione (fino a 1.000 bar) per lo stoccaggio di gas tra i quali l’idrogeno.

Nel settore dell'idrogeno verde Axpo sta sviluppando il know-how necessario e mira a realizzare progetti all'avanguardia attraverso collaborazioni di questo tipo, a conferma dell’importanza di questa tecnologia, vera chiave per la transizione energetica e la decarbonizzazione.

Il protocollo di intesa con RINA rientra nel progetto di espansione della strategia sulle rinnovabili su scala internazionale da parte di Axpo Group.

Simone Demarchi, CEO Axpo Italia, ha dichiarato: “Quello della transizione energetica è un percorso che ha bisogno dei giusti tempi, delle risorse e della capacità tecnologica e innovativa di aziende all’avanguardia. Abbiamo trovato in RINA il partner con la giusta visione per intraprendere un tragitto di sviluppo di quella che certamente sarà una delle componenti protagoniste nel processo di transizione. Questo accordo nella direzione di perfezionare le rispettive capacità e metterle a disposizione della crescita del comparto”.

“Abbiamo scelto di perseguire una chiara strategia ESG che ci veda protagonisti nella transizione energetica e molto attivi nella decarbonizzazione”, ha dichiarato poi Ugo Salerno, Presidente e CEO RINA. “In particolare, sull’idrogeno stiamo sviluppando numerosi progetti e attività in diversi settori: dallo shipping all’industria siderurgica, fino alle tecnologie legate allo stoccaggio e al trasporto. Siamo sicuri che questa partnership con Axpo sia un ulteriore passo verso gli ambiziosi obiettivi che ci siamo posti sia come azienda sia in un sistema industriale che nell’immediato futuro dovrà essere pronto ad accogliere un nuovo modello di produzione energetica”.