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Edison, il Presidente Mattarella incontra l'AD Monti
Monti (Edison): "Siamo onorati di essere stati ricevuti dal Presidente Mattarella e di aver potuto consegnare un volume che raccoglie la storia di Edison"
Edison, il Presidente della Repubblica incontra Monti e Fortis: i vertici Edison consegnano a Mattarella il volume sui 140 anni di storia
In occasione della celebrazione del 140° anniversario dall’avvio delle attività del Gruppo, l’Amministratore Delegato di Edison, Nicola Monti e il Vicepresidente della Fondazione Edison, Marco Fortis sono stati ricevuti al Quirinale dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Nel corso dell’incontro, i manager hanno consegnato al Presidente Mattarella il volume “Il Gruppo Edison: 1883-2023”: il libro che raccoglie la prestigiosa storia di Edison, la più antica società energetica in Europa, che ha accompagnato lo sviluppo economico e sociale del Paese. Una storia di innovazione e radicate competenze di impresa, spesso intrecciata ai momenti decisivi della storia d’Italia.
"Siamo onorati di essere stati ricevuti dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e di aver potuto consegnare un volume che raccoglie un’incredibile storia di impresa italiana con 140 anni di primati industriali che hanno accompagnato la vita pubblica e privata della nazione", dichiara Nicola Monti, Amministratore Delegato di Edison. "Abbiamo guidato la rivoluzione elettrica di fine ‘800 inaugurando una nuova era. Oggi, con la medesima responsabilità guardiamo avanti con coraggio, investendo in competenze e innovazione per traguardare un’altra sfida epocale, quella della transizione energetica. Un processo di cambiamento necessario, per cui prevediamo da qui al 2030 investimenti per 10 miliardi di euro al fine di garantire la sicurezza e la sostenibilità del sistema".
"E’ un grande onore poter consegnare nelle mani del Presidente della Repubblica un volume che illustra una tappa fondamentale dello sviluppo economico e sociale italiano e che ha contribuito a rendere competitive le nostre aziende su scala mondiale. Un cammino che continua ancora oggi, con nuove sfide, alleanze e obiettivi a livello europeo, per disegnare un futuro di energia sostenibile", commenta Marco Fortis, Vice presidente della Fondazione Edison.
Edison oggi è profondamente impegnata nel percorso della transizione ecologica del Paese con un piano che prevede investimenti per 10 miliardi di euro tra il 2023 e il 2030 sul territorio nazionale, di cui l’85% in linea con i Sustainable Development Goals (SDG’s) dell’ONU. L’ambizione del Gruppo è quella di avere il 90% della propria produzione di energia decarbonizzata entro il 2040 grazie all’impiego di rinnovabili e nuove tecnologie, come ad esempio la cattura della CO2 e il nuovo nucleare, se si creeranno le condizioni per il suo ritorno in Italia.
La strategia di Edison al 2030 fa leva su tre assi: generazione elettrica sostenibile, sicurezza e flessibilità dell’approvvigionamento gas con riduzione delle relative emissioni, fornitura di energia e servizi a valore aggiunto per clienti e territori per la riduzione ed elettrificazione dei consumi. Edison intende mantenere il proprio ruolo chiave per la sicurezza e l’autonomia energetica del Paese con un portafoglio gas flessibile e sempre più decarbonizzato, grazie a green gas come l’idrogeno e il biometano. L’obiettivo di Edison al 2030 è continuare a soddisfare il 20% della domanda italiana di gas con i green gas che rappresenteranno circa il 5% del portafoglio.
Una trasformazione che fa leva sull’eccellenza delle competenze professionali e umane già in azienda e sulla previsione di inserire da qui al 2030 una media di circa 300 persone all’anno, secondo la progressione temporale funzionale alla realizzazione del programma di investimenti. Le assunzioni saranno orientate per circa il 50% su giovani neodiplomati e neolaureati, prevalentemente con curriculum scolastici sulle discipline STEM, il 60% dei quali inseriti presso tutte le sedi e impianti territoriali che ospiteranno i nuovi investimenti. La componente femminile rappresenterà almeno il 40% dei nuovi inserimenti ad elevata scolarità.