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Eni: nominati i vincitori per l'edizione 2023 di Eni Award

di Redazione Corporate

Il premio ha lo scopo di promuovere innovazioni d’avanguardia in ambito efficienza energetica, rinnovabili, decarbonizzazione e tutela dell’ambiente

Amo-Duodu ha proposto un’attività sullo sfruttamento del biogas prodotto da scarti alimentari come fonte innovativa di energia in Ghana, paese di provenienza della vincitrice. Fetene si occuperà della produzione di bio-idrogeno dagli scarti del mercato ortofrutticolo, particolarmente abbondanti in Etiopia, utilizzando come catalizzatori materiali naturali e sintetici a basso costo. Kebede seguirà la costruzione di un modello predittivo per gli effetti del climate change sulla disponibilità locale di acqua, analizzando i dati storici disponibili tra il 1992 e il 2022. Sinshaw, infine, svilupperà un modello predittivo, usando sistemi di deep learning, per riconoscere in tempo reale le malattie che colpiscono le coltivazioni.

Per il premio Giovane Ricercatore dell’Anno, che premia due ricercatori che hanno conseguito il dottorato di ricerca in università italiane, i riconoscimenti sono stati assegnati a Michele Ghini e Hilmar del Carmen Guzmán Medina. Ghini, che ha condotto il proprio dottorato presso l’Università di Genova, ha studiato e testato la capacità di nanocristalli di ossidi metallici di convertire, accumulare e rilasciare ondemand energia solare sotto forme di cariche elettriche. La geometria del microsupercapacitore ibrido messo a punto è risultata uno dei design più promettenti per dispositivi per l’accumulo di energia solare, di particolare interesse per l’industria microelettronica e per i dispositivi autoalimentanti. Questi risultati apportano un notevole contributo in termini di efficienza energetica nel campo dell’optoelettronica.

Guzmán Medina, proveniente dal Politecnico di Torino, ha discusso una tesi sulla riduzione elettrocatalitica dell’anidride carbonica a prodotti di elevato interesse industriale, quali metanolo ed etanolo. Partendo dal catalizzatore tipicamente impiegato nei processi termo-catalitici, ne ha modificato la composizione e la morfologia sviluppandone uno specifico per la riduzione elettrochimica della CO2, ottenendo valori di conversione ed efficienza superiori ai sistemi convenzionali.

Per la sezione Riconoscimento all’Innovazione Eni, che elegge i progetti più innovativi sviluppati da ricercatori ed esperti tecnici Eni, sono stati premiati: Aldo Bosetti, Carmen Samà (Eni), Luca Madia, Massimo Zampato (Eniprogetti) per aver brevettato un reattore shell & tube per processi di ossidoriduzione ad alte temperature, da abbinare, ad esempio, agli impianti solari a concentrazione; A. Amico, G. Assanelli, M. Notari, R. Po’ (Eni) per la soluzione tecnologica innovativa di un rivestimento con particelle di grafite con molteplici proprietà (antimicrobiche, antibatteriche, antivirali, anticorrosive e anti-sporcamento); F. Argento, A. Vignali (Eni), M. Favaretto (Eniprogetti) per la soluzione tecnologica di un drone certificato ATEX, ovvero abilitato ad operare in ambienti a rischio di esplosione, per il monitoraggio di emissioni di metano negli impianti oil&gas.