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Fincantieri, approvati i risultati al 30 settembre: EBITDA in crescita del 60%

di Redazione Corporate

Folgiero (Fincantieri): "I risultati raggiunti dimostrano una progressione positiva verso gli obiettivi che ci siamo dati nel nuovo piano industriale"

Fincantieri, pubblicati risultati finanziari del terzo trimestre: EBITDA in crescita del 60% a 276 milioni

Il Consiglio di Amministrazione di FINCANTIERI  (“Fincantieri” o la “Società”), riunitosi sotto la presidenza del Generale Claudio Graziano, ha approvato le informazioni finanziarie intermedie al 30 settembre 2023

Pierroberto Folgiero, Amministratore Delegato di Fincantieri ha dichiarato: "I risultati raggiunti nei primi nove mesi del 2023 dimostrano una progressione positiva verso gli obiettivi che ci siamo dati nel nuovo piano industriale in termini operativi, economici e finanziari. La soddisfazione per la performance produttiva nasce dal fatto che le 17 navi che abbiamo consegnato nel periodo in 10 cantieri sono state realizzate grazie alla competenza ed alla dedizione delle nostre persone, avendole progettate durante il Covid e costruite in un contesto caratterizzato dall’escalation del costo dei materiali e da alcune difficoltà nel reperimento della manodopera".

"L’EBITDA in crescita in valore assoluto del 60% dimostra inoltre che allo sforzo operativo corrisponde anche un aumento della marginalità che si attesta al 5,1% in linea con le guidance fornite al mercato.Nei primi nove mesi abbiamo acquisito 4 miliardi di ordini, in aumento del 23% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, concretizzando le attese di crescita del piano industriale anche nel settore navale militare ed eolico offshore oltre che nella croceristica di lusso. Il Gruppo prosegue quindi nella positiva delivery del Piano Industriale 2023-2027 con l’implementazione delle iniziative strategiche volte a perseguire una posizione di leadership nell’innovazione del settore verso la nave digitale e green, insieme all’eccellenza operativa nell’execution del backlog anche attraverso la modernizzazione dei cantieri", ha concluso Folgiero.

I Ricavi e proventi dei primi nove mesi del 2023 pari ad euro 5.383 milioni segnano un incremento dell’1,3% rispetto allo stesso periodo del 2022, confermando le aspettative per il 2023. In linea con le previsioni, l’incremento complessivo vede un aumento significativo dei ricavi del settore Offshore e navi speciali, che chiude i primi nove mesi del 2023 con ricavi in aumento del 28,2%, e dal business Sistemi, Componenti e Infrastrutture, che presenta un aumento dei ricavi di circa il 35,3%. La crescita di questi settori compensa la riduzione dei ricavi del settore Shipbuilding, che registra una diminuzione del 5,3% rispetto al 30 settembre 2022. Al lordo dei consolidamenti, Shipbuilding contribuisce per il 74% (80% nei primi nove mesi 2022), Offshore e Navi speciali per il 12% (10% nei primi nove mesi 2022) e Sistemi, Componenti e Infrastrutture per il 14% (10% nei i primi nove mesi 2022) sul totale ricavi e proventi di Gruppo.

Anche nel terzo trimestre prosegue il percorso di ripresa della marginalità che porta l’EBITDA dei primi 9 mesi ad euro 276 milioni (euro 172 milioni nei primi nove mesi del 2022), con un EBITDA margin al 5,1% (3,2% al 30 settembre 2022 e 3,0% al 31 dicembre 2022). Come noto, il 2022 ha risentito significativamente del fenomeno inflattivo, della ridotta marginalità del business delle Infrastrutture a seguito della review effettuata dal management e della svalutazione di lavori in corso effettuate per riflettere il rischio controparte di un armatore cruise. Si confermano le previsioni al 5% per il 2023.

Gli ordini si attestano ad euro 4,0 miliardi, in aumento del 23,0% rispetto ai primi nove mesi 2022 (euro 3,3 miliardi), grazie ad un forte contributo del settore Offshore Wind, con un book to bill superiore a 1 nel terzo trimestre. In linea con le previsioni, i ricavi del settore Shipbuilding, pari a euro 4.354 milioni, risultano in diminuzione (-5,3%) rispetto allo stesso periodo del 2022 e si riferiscono per euro 2.890 milioni all’area di business delle navi da crociera (euro 3.031 milioni al 30 settembre 2022) e per euro 1.421 milioni all’area di business delle navi militari(euro 1.515 milioni al 30 settembre 2022).Il saldo residuo pari ad euro 43 milioni è relativo alla quota generata dall’area di business Ship Interiors con clienti terzi (euro 54 milioni al 30 settembre 2022). Il business delle navi da crociera e delle navi militari, contribuiscono per il 49% e 24% (rispettivamente 53% e 26% al 30 settembre 2022).

Il Capitale immobilizzato netto è pari ad euro 2.528 milioni al 30 settembre 2023, in aumento di euro 29 milioni rispetto 31 dicembre 2022 (euro 2.499 milioni) principalmente per effetto degli investimenti del periodo. Il Capitale di esercizio netto risulta positivo per euro 710 milioni (positivo per euro 618 milioni al 31 dicembre 2022) con un incremento di euro 92 milioni, collegato all’aumento dei lavori in corso su ordinazione e anticipi da clienti (euro 96 milioni) quale effetto dei volumi generati nel periodo.

La Posizione finanziaria netta presenta un saldo negativo (a debito) per euro 2.705 milioni (a debito per euro 2.531 milioni al 31 dicembre 2022). L’incremento è da ricondursi principalmente agli investimenti del periodo. La Posizione finanziaria netta consolidata risulta, inoltre, ancora condizionata dalla strategia di supporto agli armatori implementata a seguito dello scoppio della pandemia da COVID-19. Il Gruppo ha infatti in essere al 30 settembre 2023 crediti finanziari non correnti per euro 94 milioni concessi ai propri clienti. La Posizione finanziaria netta a fine settembre 2023 è in linea con le previsioni per il 2023.