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Fincantieri, Lorenza Pigozzi tra i 100 comunicatori più influenti al mondo

di Redazione Corporate

Tra gli italiani selezionati anche Claudio Monteverde, Global Director of Corporate & Internal Communications di Gucci

Il 98% dei nomi in lista ha almeno una laurea, con il 27% che ne possiede anche una specialistica. Stabile la percentuale dei non laureati (il 2%; era il 3% nel 2022). Per quanto riguarda il percorso formativo, i corsi da cui provengono i 100 sono per lo più: comunicazione, scienze politiche, letteratura inglese, giurisprudenza e marketing. In media i 100 comunicatori in classifica lavorano nella loro attuale azienda da 8,1 anni, con alcune personalità che hanno superato addirittura i 30 anni di servizio nella stessa società, come il recordman Masayoshi Shirayanagi, in Toyota da 39 anni, Conny Braams, in Unilever da 32 anni, Jan Runau, in Adidas da 31 anni, Joseph Evangelisti, in JP Morgan Chase da 33 anni e Bea Perez, in CocaCola da 29 anni.

A livello di budget gestiti, gli Influence 100 hanno speso per le attività di pubbliche relazioni $3,7 miliardi, in contrazione rispetto ai $4,8 miliardi del 2022. Parlando di budget di altissimo livello, il 17% ha avuto a disposizione risorse che superano i $100 milioni, mentre il 10% una cifra compresa tra i $75 e i $100 milioni. La reputazione è al centro della spesa: per il 68% sarà la priorità per il 2024. Nonostante rappresenti ancora uno dei temi più rilevanti per tutti i settori, la corporate and social responsibility/ESG perde tante posizioni e, se nel 2022 rappresentava un focus fondamentale per il 59% dei professionisti, ora è prioritario per il 32%.

Sale vertiginosamente l’interesse per il posizionamento e la thought leadership passata dal 28% al 59%, con un balzo fino al secondo posto della classifica. Al terzo posto, l'engagement dei dipendenti e la gestione del cambiamento (53%), seguiti dallo sviluppo di contenuti anche per il marketing (50%). Quanto sono grandi i team? Oltre un terzo dei professionisti (41%) gestisce team da oltre 100 persone. Infine, 74 degli Influence 100 riportano direttamente ai CEO delle rispettive aziende.