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Generali, nel 2023 risultati record: utile netto a €3.575 mln

Generali raggiunge risultati record: utile netto normalizzato a 3.575 milioni, risultato operativo a 6,9 miliardi di euro

Andrea Sironi, ha riunito il Consiglio di Amministrazione di Assicurazioni Generali approvando il bilancio consolidato e il progetto di bilancio della Capogruppo relativi al 2023. I premi lordi sono in aumento a € 82.466 milioni (+5,6%), grazie al forte sviluppo del segmento Danni. La raccolta netta Vita si attesta a € -1.313 milioni. Il quarto trimestre ha evidenziato un trend in complessivo miglioramento per la raccolta netta Vita rispetto ai trimestri precedenti, con minori deflussi netti dalla linea risparmio e con una raccolta netta positiva nelle linee unit-linked e puro rischio e malattia: questo è coerente con la strategia del Gruppo di riposizionamento del portafoglio Vita e riflette inoltre le dinamiche osservate nel canale bancario in Italia e in Francia.

Il Group CEO di Generali, Philippe Donnet, ha affermato: “L’ottima performance di Generali nel 2023, supportata da risultato operativo e utile record con il contributo positivo di tutti i segmenti, dimostra l’efficace esecuzione della nostra strategia ‘Lifetime Partner 24: Driving Growth’. Grazie alla nostra forte posizione di cassa e di capitale, stiamo accelerando la crescita dei dividendi distribuiti ai nostri azionisti. Come player assicurativo e di asset management profittevole e diversificato, il Gruppo si trova oggi nella migliore forma di sempre. Il futuro successo di Generali beneficierà inoltre anche del contributo delle acquisizioni di Conning e Liberty Seguros. Colgo l’occasione per ringraziare tutti i nostri colleghi e agenti per il loro grande lavoro nel raggiungere questi ottimi risultati: sono loro a rappresentare le fondamenta del nostro percorso di crescita sostenibile e del nostro impegno ad agire come investitore, assicuratore, datore di lavoro e corporate citizen responsabile”.

Risultato operativo record, in forte aumento a € 6.879 milioni (+7,9%), grazie alla crescita registrata in tutti i segmenti di business, riflettendo la resilienza e la diversificazione delle fonti di utile.In particolare, il risultato operativo del segmento Danni cresce a € 2.902 milioni (+15,8%). Il Combined Ratio migliora a 94,0% (-1,4 p.p.), grazie a una minore sinistralità, principalmente per un maggiore effetto dell’attualizzazione e per il miglioramento della sinistralità non attualizzata nella componente attritional, che compensa l’impatto significativo delle catastrofi naturali.

Il risultato operativo Vita è solido a € 3.735 milioni (+1,7%) e il New Business Margin è in crescita al 5,78% (+0,09 p.p.).Il risultato operativo del segmento Asset & Wealth Management cresce a € 1.001 milioni (+4,9%), grazie al forte contributo di Banca Generali. Il risultato operativo del segmento Holding e altre attività è in miglioramento a € -320 milioni (€ -339 milioni FY2022).

L’utile netto normalizzato5 raggiunge il livello record di € 3.575 milioni (€ 3.133 milioni FY2022). Questo è dovuto principalmente al miglioramento del risultato operativo, che beneficia di fonti di utile diversificate, all’utile non ricorrente relativo alla cessione di un complesso immobiliare londinese (€ 193 milioni al netto delle imposte), all’impatto non ricorrente di oneri di ristrutturazione in Italia (circa € -165 milioni al netto delle imposte) e riflette anche l'impatto di € -71 milioni di svalutazioni su strumenti a reddito fisso russi registrato a FY2022.

L’utile netto cresce a € 3.747 milioni (€ 2.235 milioni FY2022) e beneficia inoltre dell’impatto positivo pari a € 255 milioni relativo alla cessione di Generali Deutschland Pensionskasse. Il patrimonio netto di Gruppo è in aumento a € 29,0 miliardi (+8,7%), grazie al risultato netto di periodo, parzialmente compensato dalla contabilizzazione del dividendo. Il Contractual Service Margin (CSM) è in crescita a € 31,8 miliardi (€ 31,0 miliardi FY2022).Gli Asset Under Management complessivi del Gruppo crescono a € 655,8 miliardi (+6,6% rispetto a FY2022) e riflettono principalmente il positivo effetto di mercato.Il Gruppo conferma una solida posizione patrimoniale, con il Solvency Ratio al 220% (221% FY2022).

Il dividendo per azione che sarà proposto alla prossima Assemblea degli Azionisti è pari a € 1,28. Sarà pagabile a partire dal 22 maggio 2024 e le azioni saranno negoziate prive del diritto al dividendo a partire dal 20 maggio 2024.Il dividendo per azione aumenta del 10,3% rispetto a quello distribuito nel 2023 grazie agli eccellenti risultati del Gruppo, alla forte posizione patrimoniale e finanziaria e al continuo focus sulla remunerazione degli azionisti. La proposta di dividendo comporta un’erogazione massima complessiva di € 1.987 milioni.

premi lordi del segmento Vita sono in crescita a € 51.346 milioni (+2,0%).La linea puro rischio e malattia conferma la solida traiettoria di crescita (+6,4%), sostenuta da Francia e Italia. Molto positivo anche lo sviluppo della linea risparmio (+10,0%), trainata principalmente da Italia e Asia. In flessione la linea unit linked (-13,1%), in particolare in Italia e Francia. La raccolta netta Vita è pari a € -1.313 milioni. Le linee puro rischio e malattia e unit linked registrano una raccolta netta positiva, dimostrandosi resilienti: la linea puro rischio e malattia cresce a € 4.552 milioni, guidata da Italia, Francia e CEE, mentre la linea unit linked si attesta a € 4.357 milioni.

I deflussi netti nella linea risparmio (€ -10.222 milioni) sono coerenti con la strategia del Gruppo di riposizionamento del portafoglio e riflettono anche le dinamiche osservate nel canale bancario in Italia e in Francia: grazie a queste dinamiche, alle quali si uniscono anche il positivo effetto di mercato sulle riserve tecniche legate a prodotti unit-linked e la crescita delle riserve tecniche legate a prodotti risparmio con garanzia solo caso morte, la percentuale delle riserve legate a prodotti con garanzia di rendimento è diminuita di 4 p.p. nel 2023, attestandosi al 61,7% del totale delle riserve Vita.

La nuova produzione (espressa in termini di valore attuale dei premi futuri - PVNBP) si attesta a € 40.300 milioni (-9,2%), riflettendo lo sfavorevole contesto economico, amplificato dall’incremento dei tassi di interesse: in termini di premi annui equivalenti, non impattati dall’effetto di attualizzazione, il calo si attesta infatti al 2,7%. La redditività della nuova produzione sul PVNBP (New Business Margin) si attesta a un eccellente 5,78%, (+0,09 p.p), principalmente grazie all'aumento dei tassi di interesse. L’effetto degli andamenti sopracitati determina un New Business Value (NBV) pari a € 2.331 milioni (-7,7%).

Il Contractual Service Margin Vita (CSM Vita) aumenta a € 30.911 milioni (€ 30.207 milioni FY2022). La crescita deriva principalmente dal contributo del New Business CSM Vita pari a € 2.796 milioni che, in aggiunta al ritorno atteso del CSM (€ 1.692 milioni), più che compensa il rilascio del CSM Vita per € 3.035 milioni. Quest’ultimo rappresenta inoltre il principale contributo (superiore all’80%) al risultato operativo, che è in aumento a € 3.735 milioni (€ 3.672 milioni FY2022), nonostante l’impatto di alcuni accantonamenti non ricorrenti.

premi lordi del segmento Danni sono in crescita a € 31.120 milioni (+12,0%), spinti dalla performance positiva di entrambe le linee di business.La linea non auto è in forte aumento dell’8,7%, con una crescita diffusa nelle principali aree di operatività del Gruppo. La raccolta di Europ Assistance è in aumento del 23,5%, grazie alla continua espansione dei volumi nel business viaggi. La linea auto cresce dell’17,5%, in tutte le principali aree, in particolare in Italia, Francia, CEE e Argentina. Escludendo il contributo dell'Argentina, paese colpito da iperinflazione, la raccolta della linea auto è in aumento del 6,3%.

Il Combined Ratio si attesta 94,0%, in miglioramento di 1.4% p.p. rispetto a FY2022, grazie al positivo andamento della sinistralità al 64,9% (-2,1 p.p.), in parte compensato da un expense ratio leggermente superiore al 29,2% (+0,7 p.p.). L’aumento dell’expense ratio è dovuto a maggiori costi di acquisizione. La dinamica positiva della sinistralità ha beneficiato di un maggior impatto dell’attualizzazione e del miglioramento della componente attritional della sinistralità. Le catastrofi naturali hanno inciso per 3,7 p.p. sul combined ratio non attualizzato (2,4 p.p. FY2022) e ammontano a € 1.127 milioni (€ 663 milioni FY2022), tenendo conto dell’attualizzazione.

L'impatto dei grandi sinistri man-made è aumentato a 1,7 p.p. (1,2 p.p. FY2022). Il contributo delle generazioni precedenti si è attestato a -3,0 p.p. (-1,8 p.p. FY2022). Il combined ratio non attualizzato migliora a 96,7%, (97,0% FY2022). Guardando in particolare alla dinamica del 4Q2023, il loss  ratio non attualizzato dell’anno corrente, escluse le catastrofi naturali, è migliorato di 1,8 p.p. rispetto al 3Q2023 e di 2,5 p.p. rispetto al 4Q2022. Tale miglioramento conferma l’impatto positivo degli aumenti tariffari e delle altre misure tecniche implementate negli ultimi 18 mesi sul portafoglio Danni per compensare l’effetto dell’inflazione sui sinistri.

Il risultato operativo è in forte crescita a € 2.902 milioni (+15,8%). Il risultato operativo dei servizi assicurativi si è attestato a € 1.807 milioni (€ 1.297 milioni FY2022), beneficiando di € 814 milioni per effetto dell’attualizzazione (€ 463 milioni FY2022), con un risultato operativo dei servizi assicurativi non attualizzato pari a € 993 milioni (€ 834 milioni FY2022). Il risultato degli investimenti è pari a € 1.095 milioni (€ 1.210 milioni FY2022), con un risultato operativo degli investimenti pari a € 1.389 milioni (€ 1.248 milioni FY2022) e oneri finanziari assicurativi pari a € -294 milioni (€ -39 milioni FY2022).





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