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Generazione G: al via la seconda fase del progetto che sostiene le famiglie italiane
Rivolta (PRG Retail Group): "Grazie a Generazione G siamo stati capaci di infondere fiducia e benessere tangibile nelle famiglie italiane"

Generazione G: Prénatal e Moige lanciano la seconda fase con quasi 1 milione di euro raccolti e 555 famiglie supportate
A poco più di un anno dal lancio, il progetto Generazione G entra ufficialmente nella sua seconda fase operativa, portando con sé i primi risultati incoraggianti emersi dalla valutazione intermedia di impatto, condotta dall’ITCI – Istituto di Terapia Cognitivo Interpersonale. Grazie a una raccolta fondi che ha sfiorato il milione di euro, l’iniziativa è pronta a offrire sostegno a 300 nuove famiglie in tutta Italia.
Avviato ufficialmente a settembre 2023, il progetto è frutto della sinergia tra Prénatal, realtà da oltre sessant’anni al fianco delle famiglie italiane, e il Moige – Movimento Italiano Genitori. Il primo intervento concreto ha preso il via nell’aprile 2024, coinvolgendo oltre 250 famiglie, supportate attraverso una rete strutturata di aiuti costruita grazie alla collaborazione tra i brand di PRG Retail Group (Prénatal, Toys Center, Bimbostore, FAO Schwarz) e numerosi partner come Chicco, Clementoni, Fater, MAM, Mattel e Okbaby.
In questa prima fase, l’iniziativa ha accompagnato la nascita di 52 bambini, segnando un primo passo tangibile nella lotta contro il calo demografico che affligge il nostro Paese. Il progetto si propone infatti di contrastare un fenomeno sempre più diffuso: l’assenza di nuove generazioni di genitori. I dati Istat diffusi nel marzo 2025 sono allarmanti: nel 2024 si è registrata una media di 1,18 figli per donna, la più bassa mai raggiunta, con 370.000 nuove nascite, in calo di circa 10.000 unità rispetto all’anno precedente (-2,6%).
“Grazie a Generazione G siamo stati capaci di infondere fiducia e benessere tangibile nelle famiglie italiane. I risultati del 2024 sono una testimonianza concreta dell'efficacia del nostro intervento e della nostra capacità di rispondere ai bisogni reali dei genitori. Abbiamo osservato come il supporto offerto abbia migliorato le capacità educative e relazionali dei genitori, diffondendo stili educativi affettuosi e promuovendo il benessere psicologico e fisico. Questi primi risultati confermano l'importanza di continuare a sostenere i genitori, ampliando il nostro intervento per supportare complessivamente 555 famiglie nel 2025. Siamo consapevoli ma, soprattutto, orgogliosi del valore che Generazione G sta creando per il futuro delle famiglie in Italia e del suo ruolo rilevante per superare le barriere alla genitorialità”, afferma Alberto Rivolta, CEO di PRG Retail Group.
La relazione intermedia, redatta dopo sei mesi dall’attivazione concreta del programma, ha fatto emergere segnali positivi in più ambiti chiave: dal benessere generale al rafforzamento delle relazioni tra genitori, fino all’aumento del supporto sociale percepito. I dati evidenziano una maggiore fiducia da parte dei genitori nelle proprie competenze educative e relazionali, insieme a un miglioramento nella capacità di gestire la coppia e la genitorialità. L’approccio educativo si è fatto più affettuoso e attento, mentre si è osservata una diminuzione di atteggiamenti negativi come l’ostilità e il rifiuto. Inoltre, il benessere fisico e psicologico si è mantenuto stabile, e il supporto sociale è aumentato, migliorando complessivamente la qualità della vita familiare. Tra le attività più apprezzate e richieste, l’ascolto attivo ed emotivo ha dimostrato quanto sia fondamentale un sostegno psicologico personalizzato. In parallelo, l’impiego di strumenti digitali ha permesso di rendere il supporto ancora più accessibile, garantendo una presa in carico efficace anche da remoto e in contesti riservati.
“Il progetto evidenzia la potenza della rete, intesa come rete relazionale e sociale. In un'epoca, questa della società tecnoliquida, caratterizzata dalla crisi delle relazioni interpersonali e dalla fragilità dei legami, il progetto Generazione G ha dimostrato di poter incidere positivamente sulle dinamiche familiari. I genitori coinvolti hanno sviluppato una maggiore fiducia nelle proprie capacità educative e relazionali, adottando stili genitoriali più affettuosi e attenti. Questo supporto concreto ha contribuito a rafforzare i legami familiari, promuovendo un benessere psicologico e relazionale duraturo. Generazione G è la dimostrazione che è possibile contrastare la solitudine educativa, attraverso strumenti e metodologie capaci di trasformare, accompagnare e costruire nuove possibilità per una genitorialità più consapevole e serena”, dichiara Tonino Cantelmi, Presidente di ITCI.
L’impatto positivo del progetto non si limita alla dimensione familiare, ma si estende anche all’inclusione sociale ed economica, in particolare delle mamme. Molte di loro, grazie al supporto della rete dei genitori esperti formata dal Moige, hanno avuto accesso a nuove opportunità lavorative. La selezione dei genitori esperti è avvenuta con attenzione, valutando esperienze, competenze e ambiti di intervento, e garantendo una formazione specifica per assicurare qualità, efficacia e sensibilità nel rapporto con le famiglie più vulnerabili.
“Il progetto Generazione G rappresenta un esempio concreto di come il lavoro di rete tra aziende, associazioni, famiglie ed istituzioni possa generare un impatto reale e positivo sul territorio. Attraverso il nostro network di genitori esperti, siamo riusciti a creare un modello di supporto efficace che risponde alle esigenze più profonde delle famiglie fragili. Non si tratta solo di aiuto materiale, ma di un accompagnamento emotivo e psicologico che permette di spezzare l'isolamento e costruire fiducia. I risultati ottenuti finora ci confermano che questa è la strada giusta: restituire centralità e dignità alla genitorialità, fornendo gli strumenti concreti per affrontarla con serenità e consapevolezza”, sottolinea Antonio Affinita, Direttore Generale del Moige.
Con questa nuova fase operativa, Generazione G estende il proprio intervento ad altre 7 città italiane, portando il totale a 36 comuni coinvolti in 15 regioni, e conferma l’impegno a completare, entro il 2025, l’intera roadmap progettuale. Obiettivo finale: valutare l’impatto complessivo dell’iniziativa e definire un modello strutturato ed efficace da condividere con le istituzioni per affrontare in modo sistemico il futuro della genitorialità in Italia.