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Innovazione nel settore assicurativo: IIA e EY presentano la nuova ricerca
Di Francesco (IIA): "I risultati di questa ricerca ci dicono che l'intelligenza artificiale sta già trasformando radicalmente l'industria assicurativa"
Insurtech Day 2023: presentata la nuova ricerca condotta da IIA e EY sullo stato di innovazione del settore assicurativo
L’evoluzione delle nuove tecnologie, AI generativa, robotica, sensoristica avanzata, blockchain e metaverso, alza l’asticella della competizione digitale nel settore assicurativo, rendendo ancora più urgente l’esigenza di sviluppare una cultura innovativa. L’adozione di tecnologie emergenti, ancora poco utilizzate dalla maggior parte delle Compagnie Assicurative, non rappresenta quindi l’unico driver di innovazione ma deve necessariamente essere accompagnato dallo sviluppo di competenze digitali e tecnologiche in tutto il settore. È quanto emerge dallo studio “Digital Disruption: l'impatto delle tecnologie emergenti sul settore assicurativo”, realizzato da EY con il supporto IIA–Italian Insurtech Association e con il sostegno di Liferay, presentata durante la nuova edizione dell’Insurtech Day, parte del ciclo di ricerche legate all’innovazione del mondo assicurativo. Al centro dello studio l’impatto delle tecnologie emergenti sul settore assicurativo e l’evoluzione dei trend che dominano il settore.
Il campione intervistato comprende le principali Compagnie in Italia attive nel ramo Danni e Vita, Insurtech, broker e player dedicati al mondo dell’assistenza. Secondo il 44% degli intervistati la tecnologia emergente con maggiore capacità di applicazione nel settore è l’Intelligenza Artificiale Generativa. Sebbene il potenziale dell’utilizzo di questa tecnologia sia ampiamente riconosciuto dai player assicurativi, quasi la metà delle Compagnie intervistate non ha ancora adottato la AI Generativa all’interno del proprio business, e solo il 7% riferisce un grado di maturità avanzata nella sua implementazione, principalmente per la gestione dei sinistri.
La principale barriera nell’adozione di tecnologie emergenti rimane il gap di competenze tecniche esistente nel settore, per il quale si rende funzionale, secondo il 70% del campione, un processo di up-skilling e re- skilling del personale. Osservando le competenze digitali e tecnologiche, il 69% degli intervistati evidenzia un gap da colmare nella propria azienda dovuto alla difficoltà nel reperire le giuste risorse e al disallineamento fra linee IT e di business, fattore che ostacola la trasformazione digitale nel settore. Per la maggior parte degli intervistati, quindi, emerge la necessità di creare una mentalità aziendale innovativa e accrescere le competenze all’interno dell’organizzazione, intervenendo su processi e metodologie di lavoro per cogliere efficacemente il contesto di cambiamento in corso. Ad ogni modo, gli intervistati sono concordi nell’individuare l’efficientamento dei processi esistenti (89%) e il miglioramento della relazione con la clientela (78%) i principali vantaggi connessi all’utilizzo di questa tecnologia.
"I risultati di questa importante ricerca ci dicono che l'intelligenza artificiale trasformerà e sta già trasformando radicalmente l'industria assicurativa, con implicazioni senza precedenti in termini di aumento della competizione tra gli operatori di mercato. Come avvenuto in altri settori, queste tecnologie offrono benefici concreti in termini di efficienza operativa, riduzione dei costi e miglioramento delle pratiche di sottoscrizione delle polizze. La sfida cruciale ora è adattare un mercato ancora ancorato a dettami analogici per sfruttare appieno il potenziale rivoluzionario dell'AI, riprogettando processi e operatività. Dobbiamo concentrarci sugli investimenti, sulla formazione e sul re-skilling del personale per affrontare questa nuova fase del percorso di trasformazione digitale dell'industria", ha commentato Gerardo di Francesco, Segretario Generale di IIA - Italian Insurtech Association.