Per segnalazioni: corporate@affaritaliani.it
A- A+
Corporate - Il giornale delle imprese
Kairos, Market Flash: Alessandro Fugnoli spiega "come la Cina influenza i nostri investimenti"

Kairos: nell'ultimo episodio del Podcast Market Flash Alessandro Fugnoli commenta l'influenza della Cina sui nostri investimenti

Nell'episodio mensile del podcast di Kairos Partners SGR - dal titolo "Market Flash" - lo strategist Alessandro Fugnoli presenta un'analisi approfondita dell’impatto della Cina sull’inflazione globale, sulle materie prime, sull’oro e sulle scelte europee di politica industriale. Che cosa accadrà alle nostre azioni e ai nostri bond il giorno, probabilmente non lontano, in cui la Cina deciderà di rilanciare seriamente la sua economia?

"La Cina cresce più dell’Europa e più degli Stati Uniti, ma meno di quanto è cresciuta negli ultimi anni e meno di quanto vorrebbe crescere. I bond governativi cinesi sono ai massimi storici, ma la borsa non riesce mai a trasformare i suoi periodici tentativi di ripresa in un rialzo duraturo e ritorna puntualmente sui suoi passi", racconta Fugnoli nel Podcast. 

"Per alcuni aspetti la situazione cinese ricorda quella giapponese degli anni Novanta e quella europea del decennio scorso. I tassi sono estremamente bassi, ma non invogliano i consumatori a contrarre un mutuo per comprare una casa o gli imprenditori a indebitarsi per fare nuovi investimenti produttivi. Rimane solo lo stato a investire e in questo modo la crescita è salva, ma è debole e squilibrata", continua.

E poi, una specifica sull'obiettivo della puntata di settembre: "Qui però non vogliamo analizzare l’economia cinese, ma vedere in che modo la Cina influenza le nostre economie, i nostri mercati e i nostri investimenti. Il primo canale di trasmissione è l’inflazione. La Cina ce la abbassa dello 0.2 per cento, perché le merci che compriamo da lei scendono di prezzo. Può non sembrare molto, ma in una situazione in cui la nostra inflazione core è ancora sopra il 2 per cento quei due decimali sono decisivi se vogliamo dichiarare chiusa la grande ondata di aumenti dei prezzi e iniziare a tagliare i tassi".

Il secondo canale passa più specificamente attraverso le materie prime, in particolare i metalli. "La Cina costruisce meno case e ha meno bisogno di materie prime, di cui ha del resto accumulato negli anni grandissime scorte. Quando vedono i prezzi deboli delle materie prime, molti osservatori pensano che siano il segno di una nostra recessione imminente o già iniziata. In realtà la causa di questa debolezza viene dalla Cina, che da due decenni è il principale fattore che determina i rialzi e i ribassi del comparto", racconta Fugnoli.

Il terzo canale di trasmissione è l’oro. "Investire in case non è più conveniente, la borsa non si risolleva e il fatto che l’oro sia sui massimi di tutti i tempi non è un problema, perché i cinesi comperano su rialzo, non su ribasso", specifica lo strategist. "Se dunque vediamo l’oro su questi prezzi, non è solo per i timori sul dollaro o sull’inflazione o per le incertezze geopolitiche, ma soprattutto per gli acquisti cinesi, che tutto fa pensare siano destinati a continuare".

"Un quarto fattore di influenza cinese, in questo caso specificamente sull’Europa, è quello delle nostre politiche industriali, che sono sempre più spesso una risposta a quelle cinesi. Si pensi al tentativo europeo di rafforzare la nostra produzione di batterie elettriche per sfuggire al quasi monopolio cinese. Ma l’effetto più grande rischia di essere sulla maggiore industria rimasta al nostro continente, quella dell’auto. L’auto europea si trova stretta tra le pressioni politiche a promuovere l’auto elettrica e il fatto che la Cina sia pronta a invadere il nostro mercato con auto di ottima qualità a basso costo. Alzare dazi elevati, come è orientata a fare la Commissione europea, rischia di fare perdere ai produttori tedeschi il mercato cinese, che verrebbe chiuso per ritorsione", prosegue Fugnoli.

Per gli investitori europei, la più importante implicazione di quanto detto è di essere consapevoli che la discesa della nostra inflazione deve qualcosa alla Cina. "Il giorno, probabilmente non lontano, in cui la Cina deciderà di rilanciare seriamente la sua economia l’inflazione globale invertirà la sua traiettoria discendente. La buona notizia è che anche il nostro azionario ne trarrà vantaggio, nonostante l’inevitabile rallentamento nella discesa globale dei tassi", spiega lo strategist di Kairos Partners SGR.

"Quanto all’Europa e, in particolare, ai settori come l’auto, il lusso, le rinnovabili e i semiconduttori, l’andamento delle relazioni con la Cina, le decisioni sui dazi e il grado di apertura cinese per i nostri prodotti saranno fattori decisivi per l’allocazione azionaria. Infine l’oro, che sta spostando il suo baricentro dall’Occidente all’Asia, dovrà ritornare anche in Europa a costituire una parte della componente difensiva dei portafogli", conclude Fugnoli.





Gli Scatti d’Affari

ASPI e Automobile Club celebrano il centenario dell'A8 Milano - Varese

Gli Scatti d’Affari

AXA Italia accoglie i figli dei dipendenti per il Kids’ Day 2024

Gli Scatti d’Affari

Festival della Comunicazione di Camogli: dedicato all’economia e alle imprese

Gli Scatti d’Affari

Acqua Sant’Anna è partner di MITO SettembreMusica 2024

Gli Scatti d’Affari

Zalando, presentata la nuova campagna Autunno Inverno 2024

Gli Scatti d’Affari

TheFork celebra le 60 migliori novità della ristorazione con i TheFork Awards

Gli Scatti d’Affari

Trenitalia partner ufficiale di X Factor 2024

Gli Scatti d’Affari

PwC e Accademia Carrara: le opere di Moradi in mostra a Milano e Bergamo

Gli Scatti d’Affari

Consorzio Bolghieri e Bolghieri Sassicaia DOC: celebrato il 30° anniversario

Gli Scatti d’Affari

Wizz Air, arriva il nuovo volo diretto Milano-Abu Dhabi grazie all'Airbus A321XLR

Guarda gli altri Scatti

in evidenza
Belen compie 40 anni ma non se li sente: "Mi piace provocare". E su l'ex marito Stefano De Martino...

La showgirl argentina si racconta a tutto tondo

Belen compie 40 anni ma non se li sente: "Mi piace provocare". E su l'ex marito Stefano De Martino...


motori
Peugeot nuovi E-3008 ed E-5008, Autonomia Fino a 700 Km addio ansia da ricarica

Peugeot nuovi E-3008 ed E-5008, Autonomia Fino a 700 Km addio ansia da ricarica

Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

© 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

Contatti

Cookie Policy Privacy Policy

Cambia il consenso

Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.