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Mammoet guida la corsa all'istallazione dell'eolico offshore

di Redazione Corporate

Galbiati (Mammoet): "Mammoet è coinvolta in alcuni dei maggiori progetti di eolico offshore a  tutte le latitudini e in ogni tipologia marina"

Oggi fondazioni fisse da 2000-3000 tonnellate sono abbastanza comuni, mentre per la parte generatore si va verso i 15-20 MW di potenza, su piloni alti 150 metri e con diametri delle pale in proporzione. Per le fondazioni fisse si è al limite di quello che è possibile fare per arrivare al cantiere di assemblaggio con trasporti RO-RO in zone dove la differenza tra alta e bassa marea è forte.  Sul lato floating,  i galleggianti stanno passando da configurazioni monopila a  piattaforme triangolari, con conseguente aumento di peso e ingombro.

Forte della sua esperienza nell’installazione di parchi eolici offshore, sia fisse che galleggianti, Mammoet sta modificando per queste esigenze la SK6,000, una gru ad anello ad azionamento elettrico  con una portata di 6000 tonnellate lanciata tre anni fa. Utilizzando una prolunga a traliccio (fixed jib), la gru può ora sollevare carichi di 3000 tonnellate ad un’altezza di 220 metri con uno sbraccio di 144 metri. Usata con i nuovi SPMT totalmente elettrici, la SK6,000, che è totalmente smontabile e trasportabile in container, fornisce una soluzione carbon-free anche in località remote e prive di connessioni alla rete elettrica.

Alberto Galbiati, CEO di Mammoet Italy, dichara: “Mammoet è coinvolta in alcuni dei maggiori progetti di eolico offshore a  tutte le latitudini e in ogni tipologia marinaNel segmento floating avevamo persino fornito il nostro contributo nel primo progetto su larga scala realizzato al mondo, Hywind Scotland, sempre di Equinor, con 5 turbine da 6 MW l’una e un diametro del complesso delle pale di 150 metri. Nel Mediterraneo il settore sta decollando ora e per la configurazione dei fondali e l’antropizzazione delle coste verterà in modo maggioritario sugli impianti galleggianti. Mammoet è posizionata in modo ottimale per lavorare in questo nuovo mercato. Abbiamo una forte presenza mediterranea e in particolar modo italiana, un’esperienza e un approccio ingegneristico riconosciuti tra i migliori al mondo e abbiamo già operato con tutti i fornitori di turbine, di servizi offshore  e gli EPC contractors. Infine la nostra flotta di equipaggiamenti  general purpose e specializzati non ha confronti. Quando si farà sul serio, noi ci saremo”.