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Masi a Vinitaly 2024: tra novità di prodotto e innovazione sostenibile
Girotto (Masi): "Quest'anno a Vinitaly presentiamo diverse novità: la rivisitazione del nostro vino rosato Rosa dei Masi 2023 e lo spumante Moxxé del Re"
Vinitaly 2024, Masi: l’AD Federico Girotto racconta ad Affari l’innovazione sostenibile della storica cantina
In occasione della 56° edizione di Vinitaly - il salone internazionale del vino ospitato a Verona dal 14 al 17 aprile - Masi Agricola presenta importanti novità di prodotto, che testimoniano la visione fresca e innovativa di un brand che sa guardare al futuro. Nel corso della fiera, l'amministratore delegato Federico Girotto, ha raccontato ai microfoni di affaritaliani.it quali sono le principali novità proposte dal Gruppo Masi e cosa si nasconde dietro il successo della storica cantina.
Due nuovi vini hanno catturato l'attenzione dei visitatori di Vinitaly: Rosa dei Masi 2023 e Moxxé del Re. "Quest'anno a Vinitaly presentiamo diverse novità di prodotto. Prima fra tutte la rivisitazione del nostro vino rosato 'Rosa dei Masi', che cambia veste e si colora di un nuovo packaging dal gusto internazionale", ha raccontato l'AD Girotto. Il nuovo rosé è prodotto con uve Merlot provenienti da vigneti dell’alta Valpolicella, caratterizzate da profumi intensi e acidità bilanciata. Il lavoro in cantina è stato rivolto a preservare aromi ed equilibrio per produrre un rosato unico, dagli aromi floreali intensi, fresco e piacevole al palato.
"L’altra grande novità del mondo Masi arriva con 'Moxxé del Re', uno spumante Metodo Classico Pinot Nero prodotto con le uve dell’Oltrepò Pavese, ottenuto grazie all'acquisizione - nello scorso anno - della tenuta Casa Re a Montecalvo Versiggia", spiega Girotto. Il nome scelto riflette l'appartenenza del nuovo prodotto alla linea Moxxé di Masi, rimarcando al contempo la provenienza dall'azienda Casa Re. "Moxxé del Re si aggiunge alla nostra carta vini aumentando l'offerta a disposizione del consumatore, senza mai perdere di vista l'importanza della materia prima".
Novità anche per Canevel Spumanti, château di Valdobbiadene del Gruppo Masi, che ha presentato a Vinitaly 2024 il restyling del Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG Setàge, punto di riferimento della produzione Canevel. "Abbiamo sviluppato un nuovo pack di prodotto; una bottiglia che riflette la forte identità dello spumante e il suo gusto inconfondibile", commenta Girotto, che ha raccontato anche la presentazione in anteprima del nuovo San Biagio Brut Nature Valdobbiadene DOCG, “un ‘Prosecco col fondo’ in edizione limitata, che esprime l’essenza del patrimonio enologico e della tradizione vinicola di Valdobbiadene”.
Canevel Spumanti, château di Valdobbiadene del Gruppo Masi, ha poi presentato a Vinitaly 2024 il restyling del Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG Setàge, punto di riferimento della produzione Canevel, insieme poi al nuovo spumante San Biagio Brut Nature Valdobbiadene DOCG, svelato in anteprima nel corso della fiera. "Abbiamo sviluppato un nuovo pack di prodotto; una bottiglia che riflette la forte identità dello spumante e il suo gusto deciso", riporta Girotto, Presidente e Amministratore Delegato di Canevel Spumanti.
Ma come riesce un marchio storico come Masi ad integrare innovazione e tradizione?
Una risposta immediata arriva dalla gestione delle pratiche di sostenibilità, che permettono di usufruire dei vantaggi delle moderne tecnologie senza mai perdere di vista il ricordo del passato. Per Masi, la sostenibilità è un percorso, che si articola in più ambiti: dalla sostenibilità ambientale alla sostenibilità sociale, che ha come protagonisti principali i diversi membri della filiera di produzione e distribuzione, dai fornitori di uva agli stessi dipendenti.
"Un esempio chiaro della nostra sostenibilità è il 'Fresco di Masi', una linea di vini biologici che minimizzano l’intervento dell’uomo sulla natura", racconta l'AD. "Parliamo di vini prodotti con uve biologiche e fermentati solo con lieviti selvaggi - ovvero lieviti che risiedono all’interno della buccia dell'uva - senza filtrazione, con un packaging sostenibile (in quanto fatto di carta riciclata) e una bottiglia leggera, progettata insieme all’architetto Piero Lissoni".
Fresco di Masi è anche un emblema del progetto di sostenibilità “Masi Green Governance”, che ha visto la recente adozione da parte dell’azienda dello status di Società Benefit. Il progetto valorizza sempre di più la logica di filiera, sia aziendale che del territorio e della sua cultura: temi che rappresentano l’heritage del marchio e che ora diventano parte del progetto aziendale.
Così come la sostenibilità, anche l'innovazione "è intrinsecamente legata alla tradizione della viticoltura". Tra gli esempi citati dall'AD Girotto in tema di innovazione, anche la precision farming, "ovvero l’utilizzo del’IoT in vigneto per realizzare interventi settorializzati e sempre più precisi. Nel rispetto della natura, bisogna intervenire solo quando serve, sfruttando tecnologie moderne che, per quanto digitali, puntano a recuperare la logica di naturalità e sostenibilità tipica del mondo dell’agricoltura".
Guardando al futuro, il Gruppo punta proprio sulla sostenibilità e sulla vicinanza al consumatore. "Cosa possiamo aspettarci? Un percorso di crescita in grado di rimarcare il nostro DNA, quindi la nostra vocazione premium e il forte legame con il territorio. Continueremo a preservare il rapporto con la nostra distribuzione, affidandoci ad un modello di diffusione omnicanale e proseguendo a rafforzare rapporto diretto con il consumatore anche attraverso il progetto Masi Wine Experience", ha concluso Girotto.