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Open Fiber raggiunge un nuovo record: fibra ottica da 81,6 Tbps nello Stretto di Messina
Grassi (Open Fiber): "La prova da 81,6 Tbps sulla nostra Zion è una pietra miliare per massimizzare l’integrazione delle risorse di rete e fornire agli utenti servizi più veloci e affidabili, costruendo un’autostrada digitale ad altissima capacità"

Open Fiber conquista un nuovo traguardo con la fibra ottica da 81,6 Tbps nello Stretto di Messina: un'innovazione per il futuro delle telecomunicazioni e dei data center
Un nuovo traguardo tecnologico è stato raggiunto grazie a Open Fiber, che ha sperimentato con successo un’infrastruttura digitale all’avanguardia sullo Stretto di Messina. Si tratta di una connessione in fibra ottica capace di trasportare dati fino a 81,6 terabit al secondo, garantendo un sistema di trasmissione altamente affidabile, sostenibile e con una capacità senza precedenti. Questa innovazione rappresenta un notevole progresso nell’ambito delle telecomunicazioni e dell’informatica, ponendo le basi per supportare in modo efficiente le esigenze digitali del futuro.
Pioniera nel settore delle reti di nuova generazione, Open Fiber è il primo operatore wholesale al mondo ad aver completato con successo una sperimentazione che promette di rivoluzionare le modalità di trasmissione dati. Il test è stato condotto sulla rete nazionale Zion, e in particolare lungo il tratto che collega la penisola italiana alla Sicilia attraverso lo Stretto di Messina. Grazie a questa innovazione, una singola fibra ottica è ora in grado di trasportare 81,6 Tbps, utilizzando 34 canali da 2,4 Tbps ciascuno.
L’adozione di questa tecnologia segna un punto di svolta per l’architettura delle reti di telecomunicazione. La riduzione del numero di apparati necessari per la gestione dell’infrastruttura consentirà un abbattimento significativo dei consumi energetici e dell’ingombro fisico, migliorando così l’efficienza complessiva del sistema. Questo progresso è fondamentale per rispondere all’espansione degli edge data center, strutture sempre più diffuse sul territorio per offrire servizi digitali di qualità superiore, caratterizzati da maggiore stabilità e sicurezza. Inoltre, la crescente domanda di banda larga, con un incremento annuo del traffico internet pari al 30%, rende ancora più rilevante un’innovazione di questa portata.
Nicola Grassi, direttore Technology di Open Fiber, ha sottolineato l’importanza di questo traguardo dichiarando: “Siamo sempre alla ricerca di innovazione tecnologica per espandere in modo efficiente e affidabile la capacità della rete, con un’attenzione particolare all’utilizzo di soluzioni future proof, sostenibili, sicure e green. La prova da 81,6 Tbps sulla nostra Zion è una pietra miliare per massimizzare l’integrazione delle risorse di rete e fornire agli utenti servizi più veloci e affidabili, costruendo un’autostrada digitale ad altissima capacità. Una possibile prima applicazione è l’implementazione nello scenario Edge Data Center Interconnection (DCI) di connessioni ad altissima capacità. Con l’utilizzo di questa nuova piattaforma, Open Fiber sarà inoltre in grado di fornire servizi estremamente affidabili a bassissima latenza, con la possibilità di trasportare anche nei prossimi decenni il traffico di tutti gli operatori nazionali, grazie ad un modello wholesale strettamente legato alla mission di Open Fiber”.
L’impatto di questa innovazione è particolarmente rilevante per la Sicilia, dove Open Fiber ha già sviluppato una rete in fibra ottica all’avanguardia, estesa per oltre 13.000 chilometri e capace di servire più di 1,4 milioni di unità immobiliari. Oltre alle abitazioni, la rete raggiunge anche oltre mille istituti scolastici e circa 4.500 cabine elettriche, rendendo la regione un territorio pronto ad affrontare le sfide digitali del futuro. Sotto la guida dell’amministratore delegato Giuseppe Gola, l’azienda, nata meno di dieci anni fa, ha dimostrato ancora una volta il suo impegno nell’innovazione e nello sviluppo di infrastrutture di telecomunicazione sempre più avanzate.