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UniCredit: annunciata un'Offerta Pubblica di Scambio su Banco BPM

L’OPS lanciata da UniCredit sulla stessa BPM il 25 novembre 2024 rappresenta un elemento chiave nel dibattito attuale

di Redazione Corporate

UniCredit avanza con un'Offerta Pubblica di Scambio su Banco BPM: implicazioni strategiche e impatti sul settore bancario

UniCredit ha annunciato un’Offerta Pubblica di Scambio (OPS) volontaria e totalitaria sulle azioni ordinarie di Banco BPM (BPM). L'operazione si inserisce in un contesto particolarmente dinamico per il settore bancario italiano, segnato da manovre strategiche e acquisizioni mirate.

L'assemblea ordinaria dei soci di BPM è stata convocata per il 28 febbraio 2025 al fine di deliberare sull'autorizzazione al Consiglio di Amministrazione della banca affinché la controllata Banco BPM Vita possa incrementare il corrispettivo dell’Offerta Pubblica di Acquisto (OPA) su Anima Holding da 6,20 euro (cum dividendo) a 7 euro per azione. Inoltre, l’assemblea valuterà la possibilità di rinunciare a una o più condizioni di efficacia dell’OPA Anima che non dovessero essere soddisfatte alla data di pagamento.

L’OPS lanciata da UniCredit sulla stessa BPM il 25 novembre 2024 rappresenta un elemento chiave nel dibattito attuale. BPM ha convocato l’assemblea in applicazione della cosiddetta passivity rule, basandosi sul presupposto che le decisioni dei soci possano potenzialmente interferire con gli obiettivi dell’offerta di UniCredit.

Uno degli aspetti più critici riguarda il regime regolamentare del Danish Compromise, la cui applicazione favorirebbe l’acquisizione di Anima da parte di BPM. Tuttavia, a oltre tre mesi dall'annuncio dell'OPA Anima, non vi sono ancora certezze sulla sua applicazione. In caso di mancata applicazione, il coefficiente CET1 di BPM subirebbe una riduzione di circa 268 punti base, erodendo significativamente i livelli di capitale e impattando la strategia finanziaria della banca.

Secondo le proiezioni contenute nella relazione illustrativa presentata da BPM, il CET1 ratio pro forma al 31 dicembre 2024 scenderebbe al 12,32% e, considerando i regulatory headwinds stimati in -94 bps, potrebbe attestarsi all’11,38%. Inoltre, il ritorno sul capitale dell’OPA Anima si aggirerebbe intorno all’11%, con possibili impatti negativi sulla profittabilità di BPM.

UniCredit ha sottolineato che il corrispettivo proposto nell’ambito della sua OPS incorpora un premio del 14,8% rispetto al prezzo ufficiale delle azioni BPM registrato il 6 novembre 2024, precedente all’annuncio dell’OPA Anima. Questo riferimento temporale è stato scelto proprio per neutralizzare eventuali effetti dell’OPA Anima sul valore di mercato di BPM, vista l’incertezza delle sue condizioni e del suo esito.

L'eventuale incremento del prezzo dell’OPA Anima e la rinuncia a determinate condizioni potrebbero determinare la risoluzione o l’inefficacia dell’OPS di UniCredit, salvo decisioni differenti da parte della banca. Infatti, tra le condizioni dell’OPS rientra l’impegno di BPM e BPM Vita a non modificare i termini e le condizioni dell’OPA Anima rispetto a quanto annunciato il 6 novembre 2024. Qualora tali condizioni venissero alterate, UniCredit si riserva il diritto di rivalutare l’operazione e prendere decisioni in conformità ai termini previsti dall’offerta.

UniCredit ha ribadito di non aver ancora assunto determinazioni definitive sulle condizioni dell’OPS e ha voluto fornire queste informazioni per garantire che gli azionisti di BPM possano deliberare con piena consapevolezza. L’esito dell’assemblea del 28 febbraio sarà determinante per il futuro delle operazioni di BPM e per le strategie di consolidamento nel settore bancario italiano.