Ocse: in Italia crescita lenta. Ultima tra i grandi Paesi
L'Ocse conferma: crescita solida in Germania e lenta in Francia e Italia. Ma migliora di 0,1 punti il Pil per il 2017
"La crescita restera' solida in Germania e proseguira' a un passo lento in Francia e Italia". E' quanto si legge nell'Interim Economic Outlook dell'Ocse. Il rapporto rivede comunque al rialzo l'incremento del Pil italiano nel 2017.
La nostra economia salira' quest'anno dell'1%, contro lo 0,9% previsto dalla stessa Ocse nell'Outlook di novembre e in linea con l'Economic Survey di meta' febbraio. Per il 2018 la previsione dell'Ocse e' di una crescita dell'1%, stima invariata sia rispetto a novembre, sia rispetto a febbraio. Il governo, nel Documento programmatico di bilancio, stima una crescita del'1% per il 2017 e dell'1,2% per il 2018.
Per l'Eurozona, l'Ocse prevede un +1,6% nel 2017 e 2018 dopo il +1,7% del 2016. La Germania, nel giorno in cui registra un crollo degli ordinativi alle industrie per il mese di gennaio (-7,4%), al +1,8% nel 2016 e 2017 al +1,7% nel 2018, la Francia da +1,1% dell'anno passato a 1,4%.
I rischi dell'Ocse. A livello globale, ammonisce l'Organizzazione, la crescita globale dovrebbe accelerare un pò, "ma rimane troppo lenta". Ci sono rischi significativi, tra i quali vengono menzionati "la sconnessione fra i mercati finanziari e l'economia reale" (le Borse sono ai massimi nonostante i tanti focolai di incertezza), la svolta nel ciclo dei tassi d'interesse (si prevedono strette, a partire dalla Fed) e le incertezze sulle politiche economiche e commerciali. L'Ocse prevede un 3% di crescita globale nel 2016, in accelerazione a 3,3 e 3,6% nei due anni successivi. Per gli Usa attende un +1,6, +2,4 e +2,8% rispettivamente, per la Gran Bretagna una frenata da 1,8 a 1,6 e 1%.