Economia
Ozempic, un business da 150 miliardi nel 2031 sui farmaci contro l’obesità
Occorre salvare milioni di vite e il sistema sanitario dei paesi
Ozempic, leader nella corsa all'oro contro l'obesità
150 miliardi di dollari nel 2031 è la stupefacente cifra stimata per il business dei farmaci (GPL-1) contro l’obesità. Gli analisti parlano di “corsa all’oro dell’obesità” e ritengono che il mercato dei GPL-1 potrebbe raggiungere i 150 miliardi di dollari nel 2031 (una cifra simile al profitto della più grande compagnia petrolifera del mondo o a quello dei farmaci contro il cancro).
In Italia, secondo l’Istituto Superiore di Sanità, ben quattro adulti su dieci hanno problemi di sovrappeso od obesità. Più in particolare tre di sovrappeso e uno di obesità. L’obesità, dal canto suo, colpisce milioni di persone ed è la porta d’accesso a oltre 200 malattie come il diabete e problemi cardiovascolari. In Italia, in base ai dati ISTAT, ad esempio nel 2020 si stimava una prevalenza del diabete pari al 5,9%, (3,5 milioni di persone), con un trend in lento aumento. La prevalenza aumenta al crescere dell'età fino a raggiungere il 21% tra le persone ultra 75enni.
Ozempic, il farmaco di Hollywood
Si parla di Ozempic, il “farmaco di Hollywood”. Il più noto di una classe di farmaci, agonisti del recettore GLP-1, che sembrano in grado di porre fine all’obesità nel mondo. E’ un farmaco iniettabile che, negli studi clinici, ha dimostrato di promuovere una perdita di peso di circa il 15%. Molte star e personaggi famosi, come Kim Kardashian ed Elon Musk hanno contribuito a crearne un mito.
L'hashtag Ozempic può vantare video su TikTok con oltre 674 milioni di visualizzazioni. Solo Botox e Viagra possono vantare nel passato una simile notorietà. Corse e fenomeni ossessivi per l’acquisto e l’uso hanno creato carenze di farmaco, che si sono riflesse anche sui malati di diabete. In Italia, ad esempio, la mancanza di Ozempic® è peggiorata nel finale del 2023 e si prevedono carenze ad intermittenza anche nel 2024.
Ozempic, farmaci importanti con tante luci e qualche ombra
Luci ed ombre convivono con il fenomeno che sembra rappresentare una svolta importante nella guerra contro il grasso in eccesso. L’uso degli agonisti dei recettori GLP-1 però, secondo molti clinici, sarebbe inutile se non viene al tempo stesso modificato lo stile di vita. Una iniezione alla settimana non basta. Usare questi farmaci per soli scopi estetici, sempre secondo molti medici, potrebbe essere inoltre considerata persino un’aberrazione.
Intanto Big Pharma ha da tempo fiutato il gigantesco business e investe miliardi in ricerca. Molti gli studi clinici interessanti sul recettore GLP-1. Alcuni confermano che le molecole del prossimo futuro saranno tre volte più efficaci di quelle che abbiamo adesso. Un esempio riguarda uno di questo farmaci, Wegovy, che in una versione a dosaggio più elevato, è studiata soltanto per persone in sovrappeso o obese.
Super popolare negli Stati Uniti, commercializzato in Uk e Danimarca. Altri paesi europei sono pronti a dare il via libera. Tra gli altri farmaci similari la tirzepatide, già libero negli Stati Uniti e CagriSema, che combina semaglutide con un altro farmaco e può causare una maggiore perdita di peso rispetto ai suoi predecessori. Novo Nordisk il gruppo danese, fino a due anni fa praticamente sconosciuto, che produce Wegovy e Ozempic è in pieno boom con una capitalizzazione raddoppiata in due anni (326 miliardi di dollari). Adesso è la seconda azienda farmaceutica al mondo. Pfizer ed Eli Lilly, terza e quarta stanno sviluppando anch’esse sviluppando nuovi farmaci.
Pur con tutte le ombre il bisogno di vincere la battaglia contro l’eccesso di peso è ormai qualcosa di non più procrastinabile. Secondo l’ultimo Atlante mondiale dell’obesità, sull’economia internazionale pesano costi giganteschi. La stima tocca i quattromila miliardi di dollari nel 2035 (2,9% del Pil globale, rispetto al 2,2% nel 2019). Questi farmaci potrebbero così salvare vite di milioni di persone e la spesa sanitaria di molti paesi.