Pensioni,13 mld già nel 2019.Il conto della proposta di Salvini- PENSIONI NEWS
PENSIONI/ Spuntano le prime elaborazioni sulle ipotesi di riforma della Legge Fornero appena annunciate dal vicepremier Matteo Salvini
L'accesso alla pensione con quota 100 e un'età minima di 62 anni insieme alla possibilità di uscire con 41 anni e mezzo di contributi indipendentemente dall'età anagrafica potrebbe costare già nel 2019 13 miliardi al lordo delle tasse e 9 miliardi al netto e dovrebbe riguardare una platea di poco meno di 700 mila individui.
Sono le prime elaborazione della società di ricerca Tabula guidata dall'esperto di previdenza Stefano Patriarca sulle ipotesi di riforma della Legge Fornero appena annunciate dal vicepremier Matteo Salvini. A regime il costo salirebbe a circa 20 miliardi al lordo delle tasse e oltre 13 miliardi al netto.
Il leader leghista ha confermato naturalmente “quota 100” per uscire dal lavoro, come somma di età anagrafica e anzianità contributiva, in modo da superare il sistema della Fornero (dal prossimo anno 67 anni secchi oppure 43 anni e 3 mesi di contributi), ma ha aggiunto che l’età minima anagrafica sufficiente per andare in pensione deve essere di 62 anni e non è necessario raggiungere i 64 anni come più volte era stato avanzato dalla squadra di economisti dell’area leghista a partire da Alberto Brambilla. Salvini ha fatto una lieve concessione sulla soglia di età contributiva in grado di liberare dal lavoro chi non raggiunge i due requisiti di quota 100, alzando il precedente limite di 41 anni e portandolo a 41 anni e mezzo. Proposta da confrontare, ricorda Repubblica, non con il contratto, già superato da tempo, ma con l’ultima opzione leghista circolata nelle ultime settimane che prevede “quota 100” con 64 anni di età minima e 41 anni secchi di contributi.
Rispetto a questa soluzione, già abbastanza costosa (11,5 miliardi e platea interessata di 600 mila soggetti) si tratta dal punto di vista dei conti pubblici di un arretramento.
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