Economia
Pensioni, tre mesi in più per "staccare" dal 2027. La mossa di Giorgetti per sterilizzare l'aumento
Il ministro dell'Economia: nessun decreto, serve prima una decisione politica
Pensioni, la mossa di Giorgetti per fermare l'aumento dei requisiti necessari per smettere di lavorare
Sul giallo della soglia più alta per andare in pensione dal 2027 interviene il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti e rimanda la decisione su questo provvedimento, dicendo chiaramente che servirà prima un accordo politico sulla norma. La partita sull’adeguamento dei requisiti pensionistici all’aspettativa di vita è ancora lontana dall’epilogo. La Ragioneria generale dello Stato - riporta Il Sole 24 Ore - ha aggiornato ufficialmente le sue "tabelle previdenziali" che indicano ora dal 2027 una soglia più alta di tre mesi per il pensionamento di vecchiaia e per l’uscita anticipata con i soli contributi versati, a prescindere dall’età anagrafica. Ma il ministro Giorgetti frena.
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Ieri il titolare dell’Economia ha fatto sapere che per adesso non sarà emanato il necessario decreto per far scattare l’eventuale adeguamento perché ci dovrà essere prima una decisione politica. Non solo: "Il mio orientamento onestamente è di andare verso una sterilizzazione rispetto a queste forme di aumento", ha aggiunto Giorgetti. In altre parole, il ministro non esclude di "congelare" l’innalzamento di requisiti.
Requisiti che, stando all’aggiornamento del rapporto 2024 della Ragioneria sulle tendenze di medio-lungo periodo del sistema pensionistico e socio-sanitario, - riporta Il Sole - dovrebbero salire dal 2027 a 67 anni e 3 mesi per le pensioni di vecchiaia (e a 67 anni e 5 mesi dal 2029) e per il canale di uscita anticipata con i soli versamenti, a prescindere dall’età, a 43 anni e 1 mese di contribuzione per gli uomini e a 42 anni e 1 mese per le donne (per poi lievitare ulteriormente a "43+3" e a "42+3" sempre dal 2029).