Economia
Pensioni quota 100, mossa M5s: è a tempo. Governo Conte alla prova del Def
Quota 100? Resta una norma transitoria. A tempo. Mentre il governo si prepara a varare il Def per cui è stato convocato un Consiglio dei ministri martedì 9 aprile e a guardare alla prossima legge di Bilancio, Luigi Di Maio e il M5s provano a cambiare registro e studiano come rimodulare le due misure bandiera gialloblù, redito di cittadinanza e quota 100, in modo da evitare che prosciughino tutte le risorse disponibili nelle casse del bilancio pubblico dopo che la congiuntura economica ha ridotto fortemente il gettito fiscale. Lo scrive il Messaggero, secondo cui se sul reddito si fanno i conti per cercare come stringere al massimo la platea, sulla misura previdenziale il disegno pentastellato sarebbe più radicale e passerebbe per un sostanziale stop alla misura per l’anno a venire.
Una presa di distanza che passerebbe attraverso la riproposizione della definizione di “norma transitoria” che pur a dicembre lo stesso ministro dell’Economia Giovanni Tria usò per spiegare alla Commissione i tre anni di vigenza. Ieri a suonare l’allarme sulla crescita è stato il vicepresidente della Commissione europea Valdis Dombrovskis da Bucarest, dove si è chiusa la riunione dell'Ecofin informale.
La legge di bilancio per il 2019 dell'Italia "era basata su previsioni economiche più ottimiste, su una crescita dell'1% quest'anno", ha rilevato alla conferenza stampa a termine dei lavori. "Ora sappiamo che la nostra previsione economica d'inverno era solo dello 0,2% e potrebbe anche essere più bassa", quando le previsioni verranno aggiornate nel prossimo maggio, avverte. L'esecutivo Ue deve "naturalmente vedere quali implicazioni" la frenata dell'economia italiana nel 2019 "avrà per il bilancio", sottolinea Dombrovskis, sollecitando l'uso del tesoretto da 2 miliardi.
"Quando abbiamo discusso il bilancio con le autorità italiane c'erano le cosiddette clausole di salvaguardia per 2 miliardi, che congelavano alcune spese", clausole che "nelle circostanze attuali dovrebbero essere attivate, normalmente”, ha spiegato ancora.
Da qui, l’urgenza per il governo italiano di provare a far quadrare i conti visto che il deficit strutturale è proiettato secondo le stime di Palazzo Chigi verso un 2,4% e sul 2020 incombono le altre clausole di salvaguardia (Iva) per 23,1 miliardi.