Economia

Pensioni, quota 100, quota 41, APE, APE SOCIAL. Riforma pensioni news

PENSIONI, QUOTA 41 E MINI PENSIONI: INCONTRO DECISIVO. RIFORMA PENSIONI NEWS CALDE

Pensioni, quota 100, quota 41, APE, APE SOCIAL. Riforma pensioni news. Attenti al 23 marzo

Pensioni: da quota 41 a quota 100, nodo APE e APE SOCIAL, segnatevi questa data sul calendario: il 23 marzo è stata programmata una nuova riunione tra forze sociali ed esecutivo proprio per esplorare le novità sulla riforma pensioni. Occorre capire se si vuole introdurre novità sulle pensioni, come la quota 100, o se si va verso una misura sociale assistenziale quale sarebbe l’assegno universale.


PENSIONI, QUOTA 41 E MINI PENSIONI: INCONTRO DECISIVO


Ma prima del 23 marzo c'è  il summit di queste ore tra forze sociali ed esecutivo sugli ultimi dettagli per le pensioni di mini pensione e per la quota 41. In misura particolare attenti alla definizione delle occupazioni faticose per cui si potranno chiedere mini pensione senza oneri e quota 41. E la richiesta di cumulo di tutti i contributi previdenziali nel calcolo contributivo per accesso a mini pensione e quota 41.


Pensioni: APE, APE SOCIAL, precoci e quota 41. Riforma pensioni news
 

Pensioni: Boeri, Ape grande sfida per Inps, servono risorse. Quota 41 e precoci: riforma pensioni news
 

Pensioni: Boeri, Ape grande sfida per Inps, servono risorse


Per l'Ape, l'anticipo pensionistico, "si sta completando il Dpcm, stiamo lavorando con il ministero del Lavoro, dell'Economia e la Presidenza del Consiglio. E' davvero una grande sfida per noi, soprattutto per l'Ape volontario, cambia la natura del nostro servizio". Lo afferma il presidente dell'Inps, Tito Boeri, a margine nella presentazione dei nuovi servizi Inps per la cittadinanza digitale. "Abbiamo bisogno di risorse, in termini di qualita' - spiega Boeri - e di competenze che oggi non abbiamo. Bisogna dare informazioni giuste e adeguate. Sono scelte complesse e le persone devono essere messe in condizione di decidere"


Pensioni, Usb a Boeri: no demagogia su quelle dei sindacalisti


No alla demagogia sulle Pensioni dei sindacalisti. Per Usb non si può fare di tutta l'erba un fascio: "Tito Boeri dovrebbe fare nomi e cognomi e rispettive sigle sindacali di chi utilizza questa pratica, perché per quel che ci riguarda Usb non ha mai versato contributi di tal genere", si afferma in una nota. Il presidente Inps, attacca Usb, ha affermato l'intenzione di intervenire su quelli che ha definito privilegi degli ex sindacalisti ("alla fine della loro carriera hanno versato copiosamente contributi per rimpinguare la loro posizione previdenziale" con l'effetto di aumentare l'importo della pensione percepita, ha affermato Boeri). "Due le nostre considerazioni: "la prima è che Tito Boeri dovrebbe fare nomi e cognomi e rispettive sigle sindacali di chi utilizza questa pratica, perché per quel che ci riguarda Usb non ha mai versato contributi di tal genere. A prova di ciò riportiamo le cifre percepite mensilmente dai tre pensionati che rivestono la massima carica nel sindacato (Esecutivo nazionale) insieme ad altri 12 componenti in attività lavorativa. Emidia Papi (ex dipendente della provincia) percepisce una pensione netta di 1.335 euro, Nazareno Festuccia (ex dipendente della sanità) 1.640 euro e Fabrizio Tomaselli (ex assistente di volo Alitalia) 2.000 euro. Tutte Pensioni che si riferiscono alla precedente attività lavorativa e a contributi effettivamente versati". La seconda considerazione "riguarda invece il fatto che il Presidente Inps dovrebbe interessarsi maggiormente alle Pensioni da fame di tante donne e uomini, piuttosto che farsi propaganda con tematiche demagogiche come questa. Se esiste un problema di questo tipo e se qualcuno (lo ribadiamo, facendo nomi e cognomi) utilizza alcuni istituti previdenziali previsti da una legge evidentemente varata a "ricompensa" per la pace sociale garantita da Cgil, Cisl e Uil, si intervenga subito senza far tanto rumore".


PENSIONI, QUOTA 41 E PRECOCI


A Mi Manda Rai Tre si è parlato di lavoratori precoci e della richiesta di quota 41 per tutti. In studio c'erano Valerio Zennaro e Maria Francesca Brambilla che hanno rivendicato la loro richiesta di quota 41 al Governo. I decreti attuativi, la cui firma è prevista per il 13/3/2017 nel corso della Fase 2 tra Governo e sindacati, a quanto viene detto, dovrebbero avere alcune modifiche per rivedere i paletti per l'accesso alla quota 41. Il professor Alberto Brambilla ha sottolineato come l'Italia sia l'unico Paese Ocse a richiedere più di 41 anni di contributi versati per poter accedere alla pensione.