Economia
Pesca, nel lago di Garda non c'è più pesce. Crollo del 90%: l'allarme
Il grido di dolore dei pescatori professionisti: "Oltre allo stop al coregone, sono spariti anche i persici e le sardine"
Nel lago di Garda non c'è più pesce. Crollo del 90%: l'allarme degli operatori del settore
I pescatori del Lago di Garda stanno affrontando una crisi senza precedenti, con un crollo del 90% nel pescato rispetto agli anni precedenti. Simone Bocchio, un pescatore professionista di quarta generazione, ha riportato che le reti sono spesso vuote e molte specie, come coregoni, persici e sardine, sono praticamente scomparse. La situazione è così grave che molti pescatori stanno considerando di abbandonare la professione.
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Lo riporta il sito Brescia Oggi. "Non si pesca nulla questa stagione nel lago di Garda". Da anni scomparse le alborelle, vietati il carpione e l’anguilla, sospesa la semina dei coregoni, sembrano spariti anche i persici e le sardine, con un calo del pescato sul 90 per cento. "Avanti di questo passo non c’è futuro e non è escluso che a fine anno, anche io, come molti altri dei miei colleghi, decida di cambiare lavoro. Ormai continuare così non conviene più".
Il fermo del coregone, che rappresentava praticamente due terzi del pescato è stata probabilmente la mazzata decisiva per un comparto che ufficialmente conta 35 pescatori sulla sponda bresciana del lago, circa 60 su quella veronese. "Si trova ormai poco o nulla – sentenzia Bocchio a Brescia Oggi-: nei primi sei mesi di questo anno il pescato dai miei dati personali è diminuito del 90%. Quello che fa più impressione rispetto al passato è che a volte si tirano in barca reti completamente vuote. Sono in contatto periodico con i colleghi e, chi più chi meno, lamentano le stesse cose. Una decina di noi ha già abbandonato la professione della pesca trovandosi un altro lavoro, negli alberghi e nei ristoranti".
Anche le specie rimaste pescabili sembrano quasi scomparse dal lago. Che fare? "Stiamo organizzando per agosto una riunione di pescatori professionisti a Manerba – anticipa -. Faremo il punto non solo sul coregone ma sul futuro stesso della pesca".