Economia

Pil, la ripresa accelera: +4,7%. In scena il più grande rimbalzo di sempre

L'Istat rivede al rialzo rispetto a dicembre le stime per il Pil di quest'anno. Per il 2022 indicato un +4,4%. Dopo il Covid, il più grande rimbalzo di sempre

Effettivamente, basta pensare a quanto accaduto in Europa dopo il 2010. A quella crisi, essendo asimmetrica, i 'falchi' di Bruxelles risposero con piani lacrime e sangue nei confronti dei paesi periferici (Grecia su tutti). Lo scorso anno, di fronte al Covid, la Commissione Ue ha varato il Recovery plan finanziato dagli eurobond (una parola impronunciabile fino a pochi mesi fa nei corridoi delle cancellerie europee) mentre la Bce, da oltre un anno, ha varato il Pepp (Pandemic emergency purchase programme), ovvero il piano di acquisto pandemico di titoli di Stato per tenere a bada i tassi di interesse sul debito e la speculazione. Negli Stati Uniti, prosegue il Wsj, "le nuove imprese stanno spuntando al ritmo più veloce mai registrato. Il debito delle famiglie americane, come quota del reddito al netto delle tasse, è vicino al livello più basso dal 1980".

A Wall Street l'indice Dow Jones è aumentato di quasi il 18% dal suo picco pre-pandemia nel febbraio 2020. I prezzi delle case sono quasi del 14% piu' alti da oltre un anno. L'economista Allen Sinai recentemente ha affermato: "Non abbiamo mai visto niente di simile, un collasso e poi un boom di queste dimensioni. E' senza paralleli storici". Probabilemnte questa ripresa è anche troppo veloce e sta creando dei problemi. Il principale, lo spettro che si aggira per il mondo, si chiama inflazione. Le carenze dei beni, di materie prime, di manodopera che di solito si vedono alla fine di un periodo di espansione sembrano manifestarsi molto prima. La Fed e con lei molti economisti continuano a ripetere che il rialzo dei prezzi è solo temporaneo. Tuttavia molti stimati analisti non concordano e temono che il fenomeno sarà duraturo.

Quando i lockdown hanno fatto crollare l'economia statunitense e quella del resto del mondo la scorsa primavera, economisti e politici erano certi che ci sarebbero voluti anni prima che i lavoratori e le imprese si riprendessero. Ora, sempre gli stessi economisti, si attendono che le dimensioni della ripresa supereranno i livelli pre-pandemia già in questo trimestre. Gli analisti prevedono che entro la fine del 2021 il Pil raggiungerà i livelli previsti se il Covid non ci fosse mai stato. Per poi superarli, almeno per un certo tempo. Le conseguenze dalle crisi del 1990/91, del 2001 e del 2007/2009 si sono trascinate, soprattutto per il mercato del lavoro, per molti anni.

Oggi è l'esatto contrario. Negli Usa il costo del lavoro nel primi trimestre è aumentato dello 0,9% rispetto al trimestre precedente, l'incremento maggiore dal 2007. Negli Stati Uniti, ma il fenomeno si comincia a vedere anche in Italia, i ristoranti non riescono a trovare abbastanza personale da soddisfare la domanda. Anche in Europa e in Italia il mercato del lavoro ha avuto un impatto drammatico a causa del coronavirus ma ha toccato principalmente i lavoratori a tempo determinato.

(Segue...)