Economia
Pmi, senza garanzie prepariamoci a uno tsunami di fallimenti
Il presidente di AideXa ad Affari: “Rivedere il sistema aiutando le microimprese, garantendo credito al circolante e facendo politica industriale”
Credito alle pmi, si rischia lo tsunami di fallimenti
Se Il Sole 24 Ore, quotidiano di Confindustria, scrive che le pmi iniziano a sudare freddo per quanto riguarda il sistema delle garanzie pubbliche, significa che l’allarme c’è, al di là degli annunci di prammatica. Giusto per dare un’idea delle dimensioni del problem: fino al 2019 il meccanismo di co-garanzia valeva circa 1,5 miliardi di euro. E la dinamica era in riduzione. Poi, con la pandemia, lo Stato ha dovuto mettere mano al portafoglio e pompare liquidità. Arrivando a 10 miliardi di euro all’anno di garanzie.
Una misura necessaria che ha permesso al sistema economico – composto per oltre il 90% da imprese di dimensioni piccole o micro – di reggere nonostante due mesi di totale paralisi e 18 mesi di limitazioni notevoli ed evidenti. Ora però l’emergenza è finita, la situazione è complessa, la crisi economica si affaccia sulla scena internazionale. E bisogna far quadrare i conti. Il temporary framework, cioè quella “finestra” di provvedimenti straordinari è giunta al termine della sua missione. Ribadiamo, compiuta. Ma ora bisogna capire come muoversi.