Economia

Pnrr, Ue: "Rischiate di perdere il 30%". Spese statali record, appalti lumaca

Ma più delle scelte dell'esecutivo, sui rischi pesano rincari e burocrazia. Secondo l’Anac si sono persi lavori per due miliardi

Sul Pnrr pesano rincari e burocrazia. Anac: "Persi lavori per due miliardi"

Il governo si prende più tempo sul Pnrr. Secondo La Stampa, "non presenterà il nuovo Pnrr con il capitolo di RePowerEu entro la fine di aprile. Con ogni probabilità bisognerà attendere fino all’estate. La conferma, indiretta, è arrivata ieri dalla sottosegretaria alla presidenza del Consiglio, Matilde Siracusano: rispondendo a un’interpellanza urgente del Pd, l’esponente di Forza Italia ha sottolineato che il termine del 30 aprile «non è perentorio» e che l’unica scadenza «da osservare» è quella del 31 agosto".

Da un punto di vista prettamente giuridico, l’interpretazione del governo è corretta perché il regolamento dice effettivamente che gli Stati «sono incoraggiati» a presentare i capitoli di RePowerEu «preferibilmente» entro la fine di aprile. Non si tratta dunque di un obbligo legale. Ma per Bruxelles il tempo stringe. E lo spettro di un ulteriore ritardo preoccupa la Commissione europea perché l’Italia rischia di non riuscire a impegnare tutte le risorse del piano".

Secondo quanto scrive La Stampa, a rischio ci sarebbe fino al 30%. Ma il problema spesso non è del governo, come spiega sempre il quotidiano torinese, ma della burocrazia. "In otto mesi quasi 600 gare a vuoto: rincari e burocrazia tengono le imprese lontane dalle opere dalle carrozze per i treni alle case popolari, secondo l’Anac si sono persi lavori per due miliardi", si legge.