Economia
Pnrr, Ue: "Rischiate di perdere il 30%". Spese statali record, appalti lumaca
Ma più delle scelte dell'esecutivo, sui rischi pesano rincari e burocrazia. Secondo l’Anac si sono persi lavori per due miliardi
Flop spending review, nel 2022 spesa record da 115 miliardi
Intanto nel 2022 la spesa complessiva per il mantenimento della struttura statale ha raggiunto i 115,2 miliardi euro, una soglia mai toccata prima. Un importo record, quest’ultimo, più del doppio dei 51,5 miliardi che la Pa ha speso l’anno scorso per gli investimenti che servono a realizzare o implementare i servizi (impianti e macchinari nell’istruzione, sanità, trasporti, etc.), costruzioni e opere di pubblica utilità (ospedali, scuole, asili, infrastrutture viarie) e ad acquisire prodotti di proprietà intellettuale (ricerca e sviluppo, software, etc.). A calcolarlo è l'Ufficio studi della Cgia di Mestre, rimarcando l'impatto avuto in questi anni dal Covid. Va comunque sottolineato che a spingere all’insù i costi di mantenimento, in particolar modo negli ultimi anni, ci ha pensato il Covid e, recentemente, anche il caro bollette. Con l’avvento della pandemia, ad esempio, tra il 2020 e il 2021 la spesa sanitaria è salita di 4 miliardi di euro, mentre le altre principali voci in uscita non hanno subito variazioni significative.
"Per anni abbiamo sentito - sottolinea la Cgia - parlare ossessivamente di spending review, ovvero del contenimento della spesa necessaria per il funzionamento della nostra Pubblica Amministrazione, tuttavia i risultati conseguiti sono stati deludenti. Se dal 1995 i consumi intermedi sono in costante crescita, negli ultimi 10 anni hanno subito un’impennata addirittura del 27 per cento (in valore assoluto pari a +24,3 miliardi di euro), mentre l’inflazione, sempre in questo stesso periodo, è salita “solo” del 14 per cento. Insomma, non riusciamo a spendere completamente i fondi di coesione europea o quelli previsti dal Pnrr, ma per mantenere in “moto” la macchina pubblica sborsiamo sempre di più".