Economia

PopBari ora è una Spa. Spiragli per i rimborsi dei piccoli azionisti

Via libera a larghissima maggioranza dai soci della Popolare di Bari alla trasformazione dell'istituto in società per azioni e all'aumento di capitale da oltre 933 milioni. Lo annuncia, al termine dei lavori uno dei due commissari straordinari, Antonio Blandini. "C'e' stata una partecipazione straordinaria - commenta - che ci ha permesso di svolgere assemblea in prima convocazione con oltre 35mila soci intervenuti che si sono espressi e dato il loro contributo in questo fondamentale passo per il rilancio della banca. Circa il 96% dei voti è stato favorevole a dimostrazione che il progetto e' stato pienamente compreso".

La banca va quindi avanti e "ci sarà una banca nel Mezzogiorno e per il Mezzogiorno". Blandini conclude ringraziando "i clienti e i dipendenti che ci sono rimasti sempre vicino" cosi' come le Autorita'. E' un salvataggio, ricorda ancora Blandini, che consente ai soci di rimanere tali e il voto di oggi impegna la banca ad avere una grande responsabilita' per il futuro. 

In una nota la banca indica che all'assemblea straordinaria sono intervenuti, in prima convocazione, oltre il 50% dei soci aventi diritto e hanno votato a favore delle delibere circa il 96% degli intervenuti. Una partecipazione eccezionale. Sono stati raggiunti i quorum costituivi in prima convocazione (un decimo dei soci per la trasformazione e la meta' dei soci per l'aumento di capitale) e tutte le delibere sono state approvate con maggioranze ampiamente superiori a quelle previste dalla legge e dallo statuto.

"E' stato compiuto un passo fondamentale per il rafforzamento patrimoniale e della governance della banca - si legge nella nota - che consente di dare avvio alla fase di rilancio, nell'interesse degli azionisti, delle imprese, dei clienti, delle lavoratrici e dei lavoratori, e del territorio tutto". 

Intanto, da quanto emerso dai lavori dell'assemblea, emerge uno spiraglio per gli azionisti retail non soci che non potranno accedere all'indennizzo da 2,38 euro per azione e alle azioni gratuite offerte dai commissari straordinari della banca (grazie al Fitd) ai soci che hanno partecipato all'assemblea

"La banca valutera' comunque con estrema attenzione - si legge - dopo l'assemblea, la posizione degli azionisti non soci che non hanno potuto esercitare l'esercizio del diritto di voto in ragione di problematiche di carattere amministrativo, ai fini di un'eventuale estensione, all'esito dell'esame del caso concreto che dovesse essere stato sottoposto, anche ad essi dell'accordo transattivo e dell'assegnazione del warrant (non dell'assegnazione di azioni gratuite)".

La qualifica di socio di una popolare si ottiene dopo aver ottenuto il gradimento dal cda della banca. Lo statuto vigente della banca (ancora per poche ore) prevede che per poter intervenire alle assemblee ed esercitare il diritto di voto bisogna risultare iscritti nel libro soci almeno 90 giorni prima di quello fissato per l'assemblea di prima convocazione.

Nelle risposte i Commissari straordinari della banca aggiungono un 'contentino' agli azionisti non soci: 'oltre a beneficiare degli impatti favorevoli derivanti dal mantenimento delle azioni in proprio possesso' - scrivono riferendosi a questa categoria di azionisti - potranno anche accedere a condizioni agevolate a servizi e prodotti bancari e assicurativi, e partecipare altresi' al tavolo di conciliazione di solidarieta' che sara' istituito e finanziato dalla Banca".

Intanto, il via libera dell'assemblea straordinaria della Popolare di Bari alla trasformazione in spa permette di comporre un altro tassello del puzzle del salvataggio: la cessione ad Amco di 2 miliardi di crediti deteriorati. L'ex Sga, controllata dal Tesoro, ha infatti comunicato la firma dell'accordo con i commissari dell'ex popolare e spiega che il portafoglio in via di acquisto è composto per circa il 60% da posizioni classificate come unlikely to pay (UTP) e per la parte rimanente da sofferenze.

Il prezzo complessivo dell'operazione e' di circa 500 milioni. L'efficacia della cessione e' condizionata al verificarsi dell'integrale versamento dell'aumento di capitale di approvato nell'assemblea dei soci tenutasi in data odierna. Amco, in qualita' di full-service credit management company, propone una gestione dei crediti UTP orientata a favorire la continuita' aziendale e il rilancio industriale delle imprese.