Economia
Primo sì di Confindustria a Salvini, ma sull'euro gli imprenditori non transigono
di Andrea Deugeni
@andreadeugeni
Il presidente di Confindustria Verona Giulio Pedrollo, intervistato al convegno di Santa Margherita dei Giovani Industriali, uno dei primi imprenditori ad avere invitato il premier Matteo Renzi a un'assemblea delle associazioni territoriali di Viale dell'Astronomia, commenta con Affaritaliani.it l'intervento del leader della Lega Nord Matteo Salvini, al battesimo di fuoco con la confederazione di Giorgio Squinzi.
Come giudica l'intervento del leader della Lega Nord Matteo Salvini al convegno dei Giovani di Confindustria? Può in futuro essere un valido interlocutore politico?
"Possiamo definire l'intervento di Salvini di oggi come un punto di inizio di una relazione. Il nostro meeting si è chiuso con un invito pragmatico al leader della Lega Nord ad incontrare i giovani imprenditori sul piano dei programmi. E' l'aspetto più positivo dell'appuntamento di oggi. In maniera evidente, poi, ci sono anche delle distanze enormi di opinioni".
A cosa si riferisce?
"Una è quella sulla cancellazione dell'euro, un punto su cui per noi non si transige. Tuttavia, mi sembra di aver percepito che Salvini aprisse e fosse meno rigido sul mantenimento della moneta unica".
Ha spostato infatti il tiro sulle regole bancarie come Basilea 3 e l'impalcatura normativa dell'Ue...
"Esatto. Non so se l'ha fatto apposta per la platea che aveva di fronte o se voleva dire a noi industriali che nel caso in cui arrivasse a Palazzo Chigi non cancellerebbe mai l'euro. Quindi, sull'incontro di oggi direi che le premesse per un dialogo rimangono anche se le distanze ovviamente permangono".
E oltre al no-euro, cos'è che non vi piace del segretario del Carroccio?
"La distanza che c'è sui trattati di libero scambio fra Europa e Stati Uniti. Ovviamente noi imprenditori siamo a favore dalla creazione di aree di libero scambio, da cui trarremmo soltanto dei vantaggi. Stiamo aspettando giorno dopo giorno l'ok a questi trattati perché si tradurrebbero in business concreto e che porterebbero in dote all'Italia punti di Pil, innovazione e sviluppo. E' necessario quindi entrare un po' di più nel merito delle proposte della Lega Nord per dare un giudizio definitivo e oggi, purtroppo, non abbiamo avuto il tempo per farlo. Le dichiarazioni di intenti di oggi possono essere un punto di partenza".
Salvini però ha proposto per esempio il modello di tassazione scozzese per le start-up: ovvero niente tasse per i primi tre anni di attività. Una misura che potrebbe incontrare il favore di Confindustria...
"Certo, una proposta del genere non può che non trovarci d'accordo. Salvini ha una certa sensibilità sulle start-up, proprio come noi Giovani Industriali e sa che sono iniziative ad altissimo rischio da detassare. Poi, però, bisogna verificare se ci sono anche le necessarie coperture finanziarie: non essendo al governo, difficilmente Salvini può sapere se esistono o meno. Quindi, direi che il primo incontro con Salvini è stato positivo ed è un arrivederci. Se poi, sentirò dal leader della Lega Nord che 'l'Italia deve uscire dall'euro o che le priorità della nazione sono il respingere i barconi che arrivano dal Mediterraneo' allora smetteremo immediatamente di dialogare".
(Segue...)