Economia
Primo sì di Confindustria a Salvini, ma sull'euro gli imprenditori non transigono
E il presidente del Consiglio Matteo Renzi, invece, la convince?
"Non posso dimenticare l'applauso di cinque minuti dei miei colleghi imprenditori quando ho invitato a Verona il premier Renzi. Applauso che è stato un attestato di stima. Una reazione normale dopo il vuoto creato dalla mancanza di politica dei governi Berlusconi. Gli industriali hanno bisogno di leadership e Renzi è un leader che sta attuando delle misure positive come il Jobs Act. Il governo, però, deve accelerare molto sul cammino delle riforme, perché il Paese rischia di perdere terreno nei confronti dei suoi competitors. Il premier deve immediatamente concretizzare la propria energia".
Fra un po' si apre la partita per eleggere il prossimo presidente della Confindustria: chi le piacerebbe vedere succedere a Giorgio Squinzi?
"Bella domanda, perché si fanno tantissimi nomi. Squinzi è un uomo di azienda, di grande concretezza. Quindi, il prossimo presidente dev'essere altrettanto concreto e, come Squinzi, conoscere a fondo il mondo dell'impresa. Dev'essere anche a capo di un'azienda che continua ad investire, perché l'associazione ha bisogno di avere degli esempi per gli altri imprenditori".
Ha in mente qualcuno?
"Difficile farlo in una fase come questa. Ci sono molti nomi ed è impossibile fare ora un endorsement. Bisognerà verificare fra qualche mese le effettive disponibilità dei candidati".