Economia

Reddito di cittadinanza alle imprese: al governo piace la misura di Ferrarese

Reddito di cittadinanza alle imprese: la proposta lanciata da Massimo Ferrarese, presidente di Invimit, due mesi fa su Affaritaliani.it, prende corpo

Prende corpo la proposta lanciata su Affaritaliani.it da Massimo Ferrarese, presidente di Invimit e in passato anche presidente di Confindustria Brindisi e della Provincia, di estendere il reddito di cittadinanza alle imprese che assumono.

A due mesi dall'intervista di Ferrarese, parti del governo e anche Confindustria, appoggiano una misura che potrebbe essere una boccata d'ossigeno per le nostre pmi. Si è infatti detto d'accordo anche il capogruppo M5S al Senato, Stefano Patuanelli, precisando la sua posizione favorevole in riferimento alla proposta già avanzata nei giorni scorsi dal sottosegretario alle infrastrutture, Armando Siri della Lega.

"Il reddito di cittadinanza sarà erogato alla singola persona o alla singola famiglia - ha spiegato Patuanelli -. Detto questo è possibile valutare l'opportunità di coinvolgere le imprese, soprattutto quelle che vorranno dare la disponibilità ad assumere persone". "Nella Manovra del popolo - ha aggiunto Patuanelli - abbiamo finalmente messo al centro dell'attenzione le persone, soprattutto quelle più penalizzate dalla crisi. Con il Reddito di cittadinanza puntiamo a fornire loro un aiuto economico immediato e una prospettiva di inserimento nel mercato del lavoro". L'esponente pentastellato ha precisato di stare ragionando "su come far rientrare in questo percorso le imprese, magari con un sistema di incentivi legati comunque all'assunzione".

E sull'ipotesi di aprire alle imprese è tornato anche il consigliere economico di Luigi Di Maio, Pasquale Tridico, che in un'intervista ha specificato come il reddito di cittadinanza "non possa essere considerato come una dote per le aziende" perché "non è questa la sua filosofia". "Certo - ha precisato Tridico - c'è bisogno di un meccanismo di incentivo per le imprese che assumono i beneficiari dello strumento. Stiamo ragionando su uno sgravio contributivo intorno alle tre mensilità di reddito che, con l'assunzione di chi ne beneficia, si potrà trasferire all'azienda". E "in caso di contrattualizzazione per soggetti più vulnerabili, ad esempio le donne - ha spiegato ancora Tridico - il bonus al datore si potrebbe raddoppiare, fino a 6 mensilità". Tridico ha confermato poi l'importo del reddito, fino a 780 al mese per un single e la soglia Isee a 9.360 euro che terrà conto sia del capitale immobiliare, oltre la prima casa, fino a un massimo di 30mila euro, sia del capitale mobiliare entro i 10mila euro per famiglie con più figli. Confermata anche la 'quota affitto' intorno a 300 euro da aggiungere o da togliere nel caso in cui il beneficiario sia proprietario di casa.