Economia

Renzi, dove si nasconde Matteo d'Arabia?

di Andrea Deugeni

Prendo l’impegno a discutere con tutti i giornalisti dei miei incarichi internazionali, delle mie idee sull’Arabia saudita, di tutto”, dichiarò il 29 gennaio il segretario di Italia Viva Matteo Renzi, mentre rottamava il governo Conte-bis e mentre scoppiava in Italia lo scandalo del suo incarico ben remunerato ad assegni di 80 mila dollari annui nel Paese del grande democratico e illuminato principe del neo-Rinascimento del Golfo Mohammad bin Salman. “Ma non ora, perché c’è la crisi di governo (da lui aperta, ndr) da risolvere”, aggiunse Renzi richiamando quasi moralmente il coro di critici, sospettati dal senatore toscano membro della commissione Difesa di Palazzo Madama di creare un “diversivo” mediatico ad hoc rispetto al caos delle responsabilità politiche di Conte&C.

Il Governo Draghi, “the best, the best, the best” lo ha pompato Renzi alle testate straniere, esecutivo frutto del comportamento “machiavellico” del capo di Italia Viva ha aggiunto il senatore di Rignano rivendicando il merito della complessa operazione politica che ha portato l’ex presidente della Bce a Chigi, ha già giurato da oltre tre giorni nelle mani del presidente della Repubblica e domani e giovedì incasserà in Parlamento una fiducia già scontata. Quindi, la crisi politica si è risolta da un bel po'.

Ma di conferenze stampa di Renzi necessarie a fare chiarezza sul conflitto d’interesse grosso come una casa relativo al suo incarico estero e sulle meraviglie neo-rinascimentali del regime di Riyad sui diritti alla libertà d’espressione e sindacali non s’è vista traccia. L'ex premier, disoccupato fra due anni e in attesa di capire cosa vuo fare da grande, stavolta è caduto su una grossa buccia di banana: è una mission impossible far passare l'Arabia Saudita come il Paese migliore dove vivere con la bollinatura di Amnesty International.

Vuoi vedere che in Italia Viva la tattica è quella di far passare tutto in cavalleria? Dopo tutto non è la prima volta che da quelle parti ci si rimangia un impegno. Ma va, i soliti giornalisti, sempre a pensar male del Frankie Underwood di Rignano…

@andreadeugeni