Economia
Salini,mega commessa in Australia. Guzzetti benedice il polo delle costruzioni
Due miliardi di commessa nella realizzazione del più grande progetto in Australia per la produzione di energia verde
In attesa di finalizzare il dossier Astaldi, Salini Impregilo mette la firma su una maxi commessa idroelettrica in Austrialia da 3,22 miliardi di euro che per il gruppo di costruzioni, candidato a creare un polo italiano delle infrastrutture, vale oltre 2 miliardi. Operazione che ha messo subito le ali al titolo in Borsa, dove le azioni Salini Impregilo hanno vantato la performence migliore del Ftse Mib con un progresso del 7,8% a 2,26 euro. Livello che non si vedeva dallo scorso settembre.
Il gruppo di costruzioni quest'oggi ha annunciato la firma di un contratto da 5,1 miliardi dollari australiani (pari a 3,228 miliardi di euro) per la realizzazione dei lavori di ingegneria civile e elettromeccanica di Snowy 2.0, il più grande progetto mai realizzato in Australia nel settore idroelettrico. Salini Impregilo è la capogruppo della joint-venture Future Generation, con una quota maggioritaria combinata del 65%, pari a 3,315 dollari australiani (2,098 miliardi di euro), raggiunta con la controllata statunitense Lane (10%). La quota rimanente del 35% e' in capo all'australiana Clough.
Snowy 2.0 prevede la realizzazione di una ulteriore rete di impianti idroelettrici nell'ambito del Snowy Mountains Hydro-electric Scheme, a supporto del piano di sviluppo per le energie rinnovabili su cui il paese sta investendo. "Attraverso questo grande progetto - ha spiegato il Ceo di Salini Impregilo, Pietro Salini - il gruppo estende le sue attività in Australia anche al settore acqua, supportando il Paese nel suo piano di incremento della produzione di energia pulita e mettendo a disposizione un know-how acquisito con centinaia di opere realizzate nel mondo".
Intanto sul maxi-polo delle costruzioni attorno a Salini Impregilo che come primo step ha il salvataggio di Astaldi, è arrivata la benedizione del presidente della Fondazione Cariplo e dell'Acri, Giuseppe Guzzetti. Un via libera formale dopo che comunque, potendo le fondazioni di origine bancaria che siedono nel capitale della Cassa di fatto bloccare con un veto ogni investimento di Cdp, l’ok politico degli enti era dato per scontato, avendo Salini subordinato il suo ingresso come cavaliere bianco nel salvataggio del concorrente Astaldi solo con il coinvolgimento del braccio armato del Tesoro che amministra il risparmio postale degli italiani.
“La Cassa depositi e prestiti può investire in un progetto, che deve essere verificato, valutato per costruire un polo italiano delle costruzioni”. Il ruolo della Cdp, del resto, è “sostenere, accompagnare queste iniziative”, che naturalmente “devono essere iniziative sane”, ha ricordato. “Se si creano soggetti competitivi a livello internazionale e' una buona cosa' e 'ci sta nell'attività della Cdp”, ha ribadito Guzzetti, ricordando che il settore in Italia è in crisi e che a questa crisi è necessario dare una soluzione “con una iniziativa o anche più iniziative e questa iniziativa è molto avanti e molto importante”, ha concluso riferendosi al progetto di Salini Impregilo.