Economia

Samsung Innovation Camp: premiati i project work vincitori per la Bicocca

Samsung Innovation Camp è alla sua terza edizione e mira a integrare la formazione universitaria con la tecnologia, l’innovazione digitale e le imprese del terr

Samsung Electronics Italia accompagna gli studenti in un percorso per nuovi scenari professionali in ambito digitale con la terza edizione del suo Innovation Camp

Durante la cerimonia virtuale di chiusura della terza edizione di Samsung Innovation Camp per l’Università degli Studi Bicocca di Milano (la seconda per l’ateneo lombardo) sono stati premiati gruppi che hanno presentato i migliori project work alle due aziende locali coinvolte nel progetto di Innovation Camp, Fondazione Benedetta d’Intino e Dive Esports.

L’iniziativa, sviluppata da Samsung Electronics Italia in collaborazione con Randstad, è nata con l’idea di accompagnare gli studenti delle università pubbliche italiane in un percorso formativo sull’innovazione, per trasformare il futuro in presente, e aprire nuovi scenari professionali in ambito digitale.

Per la fase finale di Innovation Camp all’Università Bicocca di Milano, sono stati selezionati i migliori progetti, scelti tra gli oltre 365 studenti e neo-laureati partecipanti nella sola università milanese, e analizzati sulla base della qualità della proposta che hanno sviluppato in risposta ai business case commissionati da Fondazione Benedetta d’Intino e Dive Esports, le due eccellenze imprenditoriali che hanno aderito in questi mesi all’iniziativa in collaborazione con l’Università. 

Samsung Innovation Camp: i dettagli del progetto all’Università degli Studi Bicocca di Milano

Anche per la terza edizione, il principale obiettivo di Samsung Innovation Camp è quello di integrare la formazione universitaria con un itinerario unico attraverso la tecnologia, l’innovazione digitale e le imprese del territorio. Grazie a questa iniziativa, gli studenti della Bicocca hanno avuto modo sia di avvicinarsi al loro futuro professionale imparando nuove competenze di business, marketing e digital strategy, particolarmente richieste dal mondo del lavoro attuale, sia entrare in contatto con le aziende locali, per portare innovazione nei principali settori economici del nostro Paese.

Ogni studente di Innovation Camp ha avuto la possibilità di creare un mix vincente tra i concetti appresi durante il proprio percorso di studi universitari e le competenze acquisite grazie a questo progetto, nonché di metterle in pratica collaborando direttamente con le aziende, selezionate per dare l’opportunità agli studenti di conoscere le realtà del loro territorio e di confrontarsi con temi/project work reali.

I migliori 60 studenti, classificati in base al punteggio ottenuto nei test al termine dei moduli previsti per la prima fase del percorso di Innovation Camp, hanno avuto accesso alla seconda fase di formazione in aula presso l’università, dove hanno potuto seguire le lezioni tenute da un docente dell’ateneo, che ha approfondito i contenuti affrontati nei moduli online, e da professionisti Samsung e Randstad, che hanno tenuto degli interventi formativi rivolti agli studenti. Durante le lezioni, le aziende Fondazione Benedetta d’Intino e Dive Esports, hanno assegnato ciascuna un project work sul tema dell’innovazione nel proprio settore di operatività.

Gli studenti hanno avuto la possibilità di svolgere il project work riuniti in gruppi multidisciplinari, al fine di favorire il lavoro di squadra e la collaborazione tra profili con competenze complementari. L’evento di chiusura ha rappresentato l’ultimo step di questo percorso, durante il quale gli studenti che hanno elaborato i project work migliori hanno condiviso il proprio lavoro con i dipendenti delle aziende, i rappresentanti di Samsung, di Randstad e dell’ateneo.

Samsung Innovation Camp, terza edizione: i principali numeri dell’iniziativa

In tutta Italia, sono stati oltre 12.000 gli studenti registrati alla piattaforma di Samsung Innovation Camp, con un buon equilibrio tra ragazzi (48%) e ragazze (52%), a dimostrazione di un interesse per le discipline legate ai lavori digitali paritetico tra uomini e donne. Oltre agli studenti in corso, hanno partecipato con entusiasmo anche molti neolaureati, che hanno raggiunto il 20% degli iscritti totali.

I moduli e le lezioni della terza edizione di Samsung Innovation Camp hanno offerto ai ragazzi un tipo di formazione assolutamente trasversale, rilevante indipendentemente dal corso di studi, elemento che ha ribadito ancora di più che oggi le competenze digitali sono assolutamente fondamentali in qualsiasi ambito professionale. Questo dato è confermato dal fatto che gli iscritti provengono da più di 20 aree di studio diverse, tra le quali le principali sono state: economia e finanza; ingegneria; comunicazione; lingue e mediazione culturale; marketing; scienze giuridiche e scienze politiche.

Da quasi 30 anni la nostra azienda si impegna in Italia - ha commentato Anastasia Buda, Corporate Social Responsibility Manager di Samsung Electronics Italia - per la diffusione della cultura dell’innovazione e del digitale. Con la terza edizione di Samsung Innovation Camp, che quest’anno ha registrato ancora più entusiasmo e partecipazione tra gli studenti italiani, abbiamo cercato di fornire a tutti i ragazzi strumenti utili e competenze aggiornate per affrontare al meglio il mondo del lavoro, sempre di più alla ricerca di professionisti dotati del giusto mix tra soft skill e competenze digitali. Anche quest’anno, siamo riusciti a costruire, insieme ai nostri partner e al Politecnico di Milano, un solido ecosistema di formazione e collaborazioni con le realtà aziendali del territorio, che hanno aiutato i giovani universitari coinvolti nei corsi e nei project work ad essere ancora più qualificati e competitivi, per cogliere al meglio le sfide professionali del futuro”.

A nome della Fondazione Benedetta D’Intino ringrazio Samsung e l'Università Bicocca per averci coinvolto nella stimolante iniziativa Innovation Camp. - ha dichiarato Chiara Morsoletto, Fundraising Manager della Fondazione Benedetta d’Intino - La sinergia tra mondo del lavoro e accademia è sempre motore di innovazione, come in questo caso dove giovani laureandi hanno studiato e sviluppato nuove soluzioni e modelli da implementare. La Fondazione Benedetta D’Intino, che da oltre 28 anni ha fatto della formazione un suo pilastro, ha volto aderire all'attività di Samsung Innovation Camp proprio per supportare il valore dell’innovazione sociale. Il nostro grazie più sentito va agli studenti che, con impegno e attenzione, hanno messo a disposizione le proprie capacità, a sostegno della mission di Fondazione. Un’importante occasione di confronto e crescita non solo per loro, ma anche per la nostra organizzazione. L’augurio è che la loro preparazione e competenza possano tradursi in valore aggiunto per il mondo del lavoro e del sociale”.

Ci tengo a ringraziare Samsung e l'Università Bicocca - ha commentato Massimiliano Rossi, AD di Dive Esports - che ci ha dato la possibilità di conoscere dei giovani laureandi e coinvolgerli nell'attività della nostra azienda. Secondo Dive, è fondamentale che l'attività formativa sia integrata con esperienze sul campo, per questo abbiamo abbracciato l'attività di Samsung Innovation Camp, con la speranza che il nostro contributo desse agli studenti più strumenti per affrontare le sfide che il mondo del lavoro avrà in serbo per loro. Concludo con una riflessione: questa esperienza è stata un’occasione di crescita anche per Dive, perché le idee sviluppate dagli studenti sono risultate impressionantemente innovative. Non vediamo l'ora di incontrare questi giovani nel mondo del lavoro e di partecipare alla prossima edizione di Samsung Innovation Camp!

Questa seconda edizione del Camp presso l’Universita’ degli Studi di Milano Bicocca - ha dichiarato la prof.sa Elisabetta Marafioti dell’Università degli Studi Bicocca di Milano - ha visto un coinvolgimento e un entusiasmo da parte dei nostri studenti anche maggiore rispetto alla prima. E la combinazione fra formazione teorica e utilizzo degli strumenti in situazioni aziendali reali costituisce indubbiamente il segreto di questo successo. Non dobbiamo dimenticare che quest’anno i partecipanti si sono trovati ad affrontare una sfida all’interno della sfida. Il lock down ha infatti costretto i migliori studenti selezionati al termine della prima fase a svolgere la seconda parte del progetto a distanza in modalita’ on line. E' bello vedere come abbiano tutti portato a termine il loro non semplice compito con competenza e resilienza. Ringrazio Samsung per avere messo a disposizione dei nostri studenti un percorso di formazione e una piattaforma per lo sviluppo di competenze digitali che contribuiscono in maniera importante al loro percorso di crescita professionale. Ringrazio anche Fondazione Benedetta d’Intino e Dive Esports per l’opportunità che hanno dato ai nostri studenti di entrare fattivamente in contatto con le loro realtà aziendali coinvolgendoli come membri del loro team”.