Economia
Sistema Dop Igp, Italia sempre più leader mondiale
Parma rafforza il primato nel Food, Verona nel Vitivinicolo
Parma è sempre più leader nell’agroalimentare, cresce Mantova. Verona traina con Treviso e Siena il vitivinicolo. Il Grana Padano è leder tra i primi dieci prodotti Dop e Igp per valore alla produzione (1mld e 293 milioni di euro) davanti al Parmigiano Reggiano e al Prosciutto di Parma, rispettivamente con 1 miliardo e 123 milioni e 816 milioni di euro. Seguono l’Aceto balsamico (382 mln) e la Mozzarella di bufala campana (372 mln). Nel settore Food, spicca il risultato dell’Emilia Romagna e della Lombardia che guidano la graduatoria delle regioni rispettivamente con un ritorno economico 2,7 miliardi e 1,5 miliardi di euro davanti a Veneto e Campania ma con valori al di sotto dei 400 milioni di euro. Parma si conferma la provincia che maggiormente contribuisce al valore della produzione con 1,45 miliardi di euro (+28%) seguita da Modena (583 mln). E cresce Mantova che si posiziona subito dopo con un impatto economico di 437 milioni di euro. Caserta primeggia invece al Sud con i suoi 186 milioni di euro. Nel settore vino, invece, Verona (392,1 mln) e Treviso (324,5 mln) fanno meglio di Siena, Vicenza e Cuneo. Prima provincia del Sud Italia è Lecce con un impatto economico di 42 milioni di euro. E si rafforza il primato mondiale dell'Italia per numero di prodotti Dop e Igp con 818 (+4% sul 2016) prodotti registrati a livello europeo al 15 gennaio 2018. Lo rileva il secondo il rapporto Ismea-Qualivita 2017 secondo cui il comparto esprime i risultati più alti di sempre anche sui valori produttivi con 14,8 miliardi di valore alla produzione e 8,4 miliardi di valore all'export. Dati che, secondo il rapporto, testimoniano una crescita del +6% su base annua e un aumento dei consumi nella Gdo del +5,6% per le vendite Food a peso fisso e del +1,8% per il Vino. Il settore Food, che nel 2016 contava 83.695 operatori (+5% sul 2015), vale 6,6 miliardi di euro alla produzione e 13,6 miliardi al consumo, con una crescita del +3% sul 2015, con l'export che continua a crescere (+4,4%) e un trend che nella Grande distribuzione supera il 5,6% per il secondo anno consecutivo. Il comparto Wine - oltre 3 miliardi di bottiglie - vale 8,2 miliardi di euro alla produzione con una crescita del +7,8% e sfiora i 5 miliardi di valore all'export (su un totale di 5,6 miliardi del settore). Anche il trend degli ultimi 10 anni mostra una crescita continua del sistema Dop Igp che afferma il proprio peso economico nel Paese fino a rappresentare l'11% dell'industria alimentare e il 22% dell'export agroalimentare nazionale, un sistema che in Italia garantisce qualità e sicurezza anche attraverso una rete che, alla fine del 2017, conta 264 Consorzi di tutela riconosciuti dal Mipaaf e oltre 10mila interventi annui effettuati dagli Organismi di controllo pubblici. “Questi dati confermano il successo di un modello produttivo tipicamente italiano che fa perno sulla qualità, sulla distintività e sulla valorizzazione dei prodotti tipici e dei saperi locali. L'apprezzamento sui mercati esteri, principale volano di sviluppo nel nostro sistema delle Indicazioni Geografiche, cresce a ritmo esponenziale: negli ultimi dieci anni l'export è aumentato del 140%, quasi il doppio se guardiamo al solo segmento del food”, dichiara Raffaele Borriello, direttore generale dell'Ismea. “La domanda mondiale di eccellenze agroalimentari Made in Italy è prevista in crescita. Pertanto -sottolinea Borriello- sono sempre più numerose le categorie di consumatori che si riconoscono all'interno di un modello alimentare di qualità e non necessariamente massificato e di basso livello. In uno scenario internazionale in continua evoluzione, è necessario rafforzare le politiche di valorizzazione delle nostre eccellenze alimentari, per potenziare le loro capacità di penetrazione sui mercati esteri, e di difesa dei prodotti italiani contro la concorrenza sleale delle imitazioni e delle contraffazioni”.