Economia

'Ndrangheta, Banca Progetto: "Non siamo commissariati, nessuno è sotto indagine"

di redazione economia

"L'istituto non è commissariato" e i dipendenti non oggetto dell'indagine della Procura di Milano che ha portato la sezione misure di prevenzione del Tribunale a disporre l'amministrazione giudiziaria nei confronti della società

Banca Progetto: "Non siamo commissariati, nessuno è sotto indagine". L'Ad Fiorentino: "Situazione sotto controllo"

"Sono temi che riguardano i due azionisti. C'e' in corso il profilo autorizzativo di Bce e Bankitalia per il passaggio di proprieta', gia' avviato da Centerbridge. Nei prossimi giorni capiremo se questa vicenda abbia o meno un impatto. Oggi non lo riesco a immaginare. Certamente la macchina era gia' partita e daremo tutti gli elementi perche' il processo non si fermi e vada avanti".

Lo ha detto l'amministratore delegato di Banca Progetto, Paolo Fiorentino, in conferenza stampa interpellato su possibili conseguenze sulla cessione del fondo americano Oaktree a Centerbridge dopo il provvedimento del Tribunale di Milano che ha messo in amministrazione giudiziaria l'istituto.

"Non abbiamo avuto ripercussioni sulla raccolta. Al momento la situazione e' sotto controllo", ha aggiunto Fiorentino, che spiega: "Abbiamo ricevuto qualche telefonata e stiamo rassicurando i clienti". 

"La Banca non e' commissariata e tutte le strutture manageriali sono pienamente operative. Ribadiamo che la Banca e' saldamente sotto il controllo della cda e andiamo avanti dritti per la nostra strada. Abbiamo circa 40 mila pratiche di affidamento, di cui nove fanno riferimento a gruppi malavitosi. I nominativi che compaiono nel provvedimento non sono nostri clienti. Abbiamo fatto tutti i check possibili. Non erano presenti nelle strutture di governo aziendale, non erano visibili. La nostra intenzione e' di collaborare con la magistratura. Siamo totalmente estranei". 

La nota della società

Banca Progetto Spa in una nota ha precisato che l’istituto non è commissariato e che nè la Banca, né i suoi esponenti e dipendenti, sono oggetto di indagine. Banca Progetto Spa intende "rassicurare i propri clienti e stakeholders che continuerà ad operare in modo del tutto ordinario attraverso i propri organi e strutture interne".

Nell’ambito di un procedimento penale che non riguarda la Banca, continua la nota, "il  provvedimento è stato emesso in relazione ad asserite carenze istruttorie di 10 finanziamenti su circa 40.000 in essere, ed ha l’obiettivo di verificare, attraverso la nomina del dr. Donato Maria Pezzuto che si affiancherà alle strutture della Banca, l’adeguatezza dei presidi organizzativi e di controllo interni". 

L'indagine della Procura di Milano

La Sezione misure di prevenzione del Tribunale di Milano ha disposto l'amministrazione giudiziaria per una banca d'affari milanese, banca Progetto, per aver concesso finanziamenti, come accertato dalle indagini del Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf e del pm Paolo Storari, a società legate alla 'ndrangheta per oltre 10 milioni di euro. Finanziamenti garantiti dal fondo per le piccole medie imprese, quindi "aiuti di stato a sostegno dell'economia nell'emergenza del Covid" o "a seguito dell'aggressione della Russia contro l'Ucraina".

L'analisi dei "fascicoli bancari", si legge in una nota del procuratore di Milano Marcello Viola, "ha consentito di appurare come l'intermediario", ossia Banca Progetto, "spesso eludendo i principi della normativa antiriciclaggio, ha erogato finanziamenti assistiti da garanzia statale in favore di società pienamente inserite all'interno di dinamiche criminali, in quanto oggetto della contestazione del delitto di trasferimento fraudolento di valori, in alcuni casi commessi con l'aggravante del metodo mafioso, consistito nell'agevolazione della 'locale' di 'ndrangheta di Legnano/Lonate Pozzolo", provincia di Varese. Le indagini, condotte dal Gico del Nucleo Pef della Gdf milanese e coordinate dalla Dda, guidata da Marcello Viola e Alessandra Dolci, hanno evidenziato "diverse criticità sull'operatività dell'istituto di credito, con riguardo ai pericoli di permeabilità dello stesso in relazione ai rapporti con soggetti indagati per gravi delitti o destinatari di misure di prevenzione personali/patrimoniali".

Il provvedimento di amministrazione giudiziaria, disposto in base al "Codice Antimafia", è stato eseguito oggi dalla Gdf. E "costituisce il risultato di più ampie indagini" volte "all'approfondimento dei rapporti tra l'istituto finanziario e soggetti legati a consorterie di 'ndrangheta". E' stato accertato, spiega la Procura, "come diverse società indirettamente gestite da soggetti contigui ad esponenti" della 'ndrangheta abbiano "beneficiato negli anni di finanziamenti erogati" da Banca Progetto "con assistenza di garanzie statali previste dal Fondo Centrale di Garanzia a favore delle Pmi del Mediocredito Centrale (Legge 662/1996), accedendo così agli aiuti di stato a sostegno dell'economia nell'emergenza del Covid-19 piuttosto che a seguito dell'aggressione della Russia contro l'Ucraina".

 

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