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F1, poker di Verstappen. A Las Vegas quarto titolo mondiale come Prost e Vettel. Vittoria strappata con i denti in Nevada

di redazione

"Oh mio dio! Che stagione! Quattro volte! Grazie ragazzi, grazie!"

Max Verstappen si prende il quarto titolo mondiale, firmando un filotto iniziato nel 2021


Il poker è servito. Sotto le luci scintillanti di Las Vegas, Max Verstappen si prende il quarto titolo mondiale, firmando un filotto iniziato nel 2021 che certifica le qualità di un campione che raggiunge per numero di allori due icone della F1 come Alain Prost e Sebastian Vettel. Se gli ultimi due titoli erano stati un dominio assoluto (il primo lo ottenne ad Abu Dhabi tra sorpassi e ricorsi strappando l'egemonia di Lewis Hamilton), quello ottenuto sulla pista del Nevada l'olandese lo ha strappato con i denti, riuscendo a reggere all'urto di una involuzione tecnica della sua Red Bull, non più formidabile come un tempo, particolare che ha reso Max meno 'cannibale', dovendosi accontentare a volte anche delle briciole per non restare a bocca asciutta. 

"Oh mio dio! Che stagione! Quattro volte! Grazie ragazzi, grazie!". Sono le prime parole di Max Verstappen al team radio dopo aver tagliato il traguardo del Gp di Las Vegas con un quinto posto che gli ha garantito il quarto titolo consecutivo. Anche commosso, l'olandese è poi salito su una limousine per andare verso la zona della premiazione.

Il pilota della Red Bull aveva già messo il Mondiale in cassaforte, reduce da una vittoria che lui stesso aveva definito 'pazzesca' in Brasile a inizio novembre, il suo 62mo Gp in carriera, con una tra le sue migliori prestazioni, confermandosi uno specialista della pioggia e rimontando dalla 17esima posizione. Ma prima di quella impresa da consegnare alla storia, la corsa al Mondiale, seppur iniziata con i migliori auspici, si era rivelata ostica e complicata per via della forza esplosiva di un giovane talento come Lando Norris e di una scuderia McLaren che ha messo più volte alle corde le certezze di una Red Bull in difficoltà, causa l'uscita di scena del geniale progettista inglese Adrian Newey attratto da "nuove sfide".La stagione era cominciata alla grande con il primo posto sul podio del Bahrein a inizio marzo, come anche in Arabia Saudita, dove Max aveva conquistato il suo centesimo podio. Numeri record 'congelati'poi in Australia. 

Il campione era stato costretto a ritirarsi a causa di un problema di surriscaldamento al freno posteriore destro, ma dopo questa battuta d'arresto Verstappen era tornato a dominare il Gp del Giappone nella quarta tappa del mondiale a Suzuka, e ancora in Cina. Poi il secondo posto a Miami dietro Norris, che lo insegue invece al termine del Gp in Emilia Romagna, quando il pilota olandese torna in vetta sul circuito 'Autodromo Enzo e Dino Ferrari', in cui la rossa di Leclerc giunge sul gradino più basso del podio.Il Mondiale diventa una sfida a tre, con Leclerc e Norris, che prosegue fino al termine di una stagione che però, per Max, comincia ad incrinarsi a Montecarlo. Il pilota ne esce da grande sconfitto: al termine della gara aveva invitato "chiunque ad andare più forte di lui" con quella macchina, raccontando di aver spinto al limite, ma che la Red Bull era stata tremenda da guidare in quel fine settimana. Tornerà a piazzarsi al primo posto a Montreal, in un Gran Premio caotico tra pioggia e incidenti, ma anche in Spagna, a Barcellona, per poi restare nelle retrovie, secondo i suoi standard, in Austria, Gran Bretagna e Ungheria. 

E ancora nel Gran premio del Belgio, dove a nulla gli è valso segnare un miglior tempo, e in Olanda, dove perde sulla pista di casa pur con un'ottima partenza. A Monza trionfa la Ferrari con una sola sosta, mentre la Red Bull sembra ormai aver subito un'involuzione dopo aver dominato la prima parte della stagione, con un Verstappen frustrato ma che dimostra, in ogni caso, grande abilità. Quinto posto anche sul circuito di Baku dopo un fine settimana opaco, secondo sul podio a Singapore, dopo Norris, e terzo a Austin, dove l’olandese allunga ancora nella classifica piloti.

Infine in Messico, poco prima della bella vittoria all'Autódromo José Carlos Pace, dove a vincere era stato Sainz, Verstappen aveva collezionato una doppia penalità, per un totale di 20", arrivando al sesto posto. Una stagione divisa in due, dunque, nella quale il 27enne cresciuto sui go kart e tra le piccole piste di provincia ha dimostrato tenacia e pazienza fino all'ultimo traguardo in Nevada. Ora restano da affrontare gli appuntamenti in Qatar e ad Abu Dhabi per chiudere una stagione ricca di emozioni ma con il solito finale, quello che vede Supermax ancora sul tetto del mondo. Quattro titoli in serie come Fangio, Vettel e Hamilton. Ora per andare ancora più su e realizzare la ‘cinquina’ c’è da raggiungere un certo Michael Schumacher. L’’olandese volante’ è già pronto e resta con il motore acceso.

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