Economia

Stellantis ridimensiona Melfi, può essere un boomerang. Così si disperde un patrimonio di conoscenze. E poi...

di Ezio Pozzati

Sapere che alla Stellantis del fattore umano (almeno quello italiano) interessa poco diventa anche un boomerang, compreremo ancora le stessa autovetture che non vengono più prodotte in Italia?

Stellantis ridimensiona Melfi: così si disperde un patrimonio di conoscenze

Mi sono soffermato più volte rileggendo e pensando a questo articolo: per dimettersi ecco 80.000 euro, ed è boom di richieste. In pratica mi riferisco alla proposta di Stellantis di “accompagnare” alla porta le persone che lavorano (nella ex FIAT) di Melfi pagando 80.000 euro per chiunque si dimetta “volontariamente”. Ovviamente dice l'articolo che c'è un boom di domande favorevoli e questo per due ragioni: la prima è che oltre alla buonuscita contemporaneamente ricevono il TFR, la seconda è che possono accedere alla NASPI per due anni.

Ciò è molto favorevole per chi è vicino alla pensione, ma può essere un'opportunità anche per gli altri dipendenti che possono riciclarsi in altre attività. Quello che stupisce è che Stellantis con questa mossa “strategica” si vuole decentrare la produzione delle autovetture in Nazioni dove costi della mano d'opera sono molto più ridotti, magari tenendo così il sempre alto prezzo delle autovetture (modus operandi per fare utili e spartirsi bonus milionari).

Quello che probabilmente non è stato messo in conto è che così si disperde un patrimonio di conoscenze, leggi know how, pensando che si possa essere egualmente produttivi e capaci di gestire come a Melfi. Peut être? Pode ser? Può essere? Oggi si fa tanto affidamento alla robotica insieme alla IA, ma tutto deve comunque essere governato dalla mano e dall'esperienza dell'uomo, se ciò non è, i problemi ci saranno nel momento in cui certe componenti della robotica hanno bisogno di manutenzione.

Sapere che alla Stellantis del fattore umano (almeno quello italiano) interessa poco diventa anche un boomerang, compreremo ancora le stessa autovetture che non vengono più prodotte in Italia? Sceglieremo anche noi, a parità di condizioni, quali sono le quattro ruote che soddisfano le nostre esigenze? Quando si programma bisogna fare molta attenzione a dove si investe e dove si taglia perché la risposta definitiva non la dà l'azienda produttrice, ma il mercato ergo … Volkswagen docet?

Chiudo con un pensiero di Luis Bassat (creativo): “Nella disciplina del marketing l'arte prevale sulla scienza: Sulla fune ondeggiante del mercato, solo l'equilibrio fra scienza e arte, fra ricerca e creazione, ci permette di comminare evitando il rischio di cadere nel precipizio.