Economia
Superbonus, allarmismi inutili: ecco perchè i crediti non generano debito
Superbonus/ Chi dice che i crediti fiscali legati all’attività edilizia creano debito, non capisce un accidente di come funziona l’economia... L'analisi
Oppure addirittura che l’effetto sia positivo. Il presidente di Eurostat in parlamento dice che non si può segnare questi crediti come debito, ma dato che vanno contabilizzati, si segnano come “deficit” nell’anno in cui li emetti anche se lo Stato non paga un euro in più. È un deficit immaginario, non corrisponde a nessuna spesa addizionale per lo Stato. È una finzione contabile per così dire. Quello che conta è se poi aumenterà il debito pubblico da emettere, ma tutte le attività economiche che crescono, crescendo generano più tasse. Questo è l’ABC dell’economia. Senti parlare del “costo di 2mila euro per ogni cittadino” del superbonus, ma quando tra il 2008 e il 2020 l’attività edilizia è crollata del 60% quanti miliardi di tasse si sono persi?
Quanto ha contribuito all’aumento del debito pubblico e del rapporto debito/PIL questo crollo del 60% dell’attività edilizia in Italia che dura durava dal 2008 al 2020? Sono ormai venti anni che lo Stato italiano emette più debito perché l’economia (non solo l’edilizia) è in stagnazione, non cresce e non produce abbastanza reddito. Quando le politiche di austerità distruggono il reddito, la produzione e il PIL nessuno dice mai “ehi… così poi ci sono meno soldi che girano, si lavora e si produce meno e poi ci sono anche meno tasse e quindi poi più debito”.
Era giusto spendere per rifare facciate? Certo che no, era meglio usare i soldi per costruire case unifamiliari per le coppie giovani che vogliono far figli e se trovano un appartamento di 60mq qui al Nord ad esempio pagano 700 euro di affitto o di mutuo su uno stipendio di 1200, se va bene. Ma se si parla di “debito”, chi dice che i crediti fiscali legati all’attività edilizia creano debito, non capisce un accidente di come funziona l’economia e come si crea poi anche il debito.