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Economia
Tasse, un sistema da ripensare: troppo complesso e poco equo. Il sondaggio
(fonte  pixerpay)

Tasse, un sistema da ripensare. Il sondaggio Swg

Puntuale come ogni anno arriva il momento di pagare le tasse. Un atto che viene vissuto con diverse emozioni: in primis rassegnazione, sentimento tuttavia in calo rispetto agli anni pre-Covid, a fronte di una crescita dell’indifferenza verso un’imposta ineludibile.

Il senso del dovere, che aveva coinvolto gli italiani nella fase pandemica, è calato e interessa oggi solo 1 su 4. C’è però anche la rabbia, sentita soprattutto dai lavoratori autonomi e dai ceti più fragili, verso un tributo ingiusto imposto dallo Stato che ha tutto il sapore di essere un freno all’economia, all’imprenditorialità e alla libera iniziativa.

Non a caso gli aggettivi più ricorrenti utilizzati per descrivere le tasse sono: complesse, inique e onerose. Poco eque perché non sono realmente proporzionate alle proprie entrate e perché, secondo l’opinione degli italiani, sono più indulgenti con alcune categorie piuttosto che con altre. Quasi 1 italiano su 2 ritiene, infatti, che l’Agenzia delle Entrate sia più vicina agli interessi delle grandi imprese piuttosto che ai risparmiatori e alle piccole realtà produttive.

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A tal proposito, il Governo aveva tagliato l’aliquota Irpef sui redditi medio-bassi e sta valutando delle soluzioni per venire incontro ai ceti medi. La misura più probabile potrebbe essere la riduzione dell’Irpef per i redditi tra i 50 e i 55 mila euro. Al netto di chi non ha un’opinione in merito (25% degli italiani) la misura è accolta con largo favore, soprattutto tra gli elettori di centro-destra.

In definitiva, il bilancio è amaro: 6 italiani su 10 arrivano a giustificare o perlomeno comprendere le ragioni di chi cerca con espedienti e scorciatoie di eludere un sistema che presenta un conto così salato per le tasche degli italiani.

Radar Swg 23 giugno 2024 Radar Swg 23 giugno 2024
 

In termini di stati d'animo dei contribuenti italiani dal 2016 al 2024 rispetto al pagamento delle tasse, la rassegnazione è l'emozione predominante, aumentata dal 39% al 40%. Il senso del dovere rimane stabile attorno al 25%. La rabbia, invece, mostra una leggera diminuzione dal 22% al 20%. L'indifferenza, sebbene inizi a un livello più basso del 14% nel 2016, cresce progressivamente fino a raggiungere il 19% nel 2024, indicando un aumento dell'apatia verso il pagamento delle tasse.

Differenziando le categorie socio-economiche, i "Lavoratori Dipendenti" e i "Ceti Medi" mostrano rispettivamente un 36% e un 35% di rassegnazione. La rabbia è più accentuata nei "Ceti Fragili" con il 40%. Questi dati suggeriscono differenze significative nelle percezioni e nelle reazioni al sistema fiscale italiano basate sullo status socio-economico.

Radar Swg 23 giugno 2024 Radar Swg 23 giugno 2024
 

Passando, invece, alla percezione dei cittadini riguardo al pagamento delle tasse, la maggior parte degli intervistati (29% tra le persone generali e 44% tra i pensionati) vede le tasse come un modo per garantire servizi ai cittadini. Al secondo posto, con il 26%, le tasse sono considerate un dovere civico. C'è poi il 18% dei lavoratori dipendenti che si sono rassegnati a versare le tasse come un tributo necessario, mentre il 22% dei lavoratori dipendenti le vedono allo stesso modo.

Le opinioni si fanno più critiche con il 13% dei lavoratori autonomi che descrivono le tasse come uno strumento vessatorio in mano allo stato, con il 18% dei lavoratori autonomi concordi su questo punto. Le tasse sono percepite come una forte ingiustizia dal 7% degli intervistati, mentre il 4% dei lavoratori autonomi le ritengono un freno allo sviluppo economico, concetto condiviso dal 13% dei lavoratori autonomi. Infine, solo il 3% ritiene che le tasse siano un modo per ridurre le diseguaglianze sociali.

Radar Swg 23 giugno 2024 Radar Swg 23 giugno 2024
 

Per quando riguarda come viene visto il sistema di tassazione, l'88% degli intervistati ritiene che il sistema  italiano sia troppo complesso e necessiti di semplificazione. Questa opinione è maggiormente condivisa dagli elettori del CDX (92%), seguiti da quelli del CSX (83%) e del M5S (80%).

Il 79% degli intervistati crede che i ricchi paghino troppo poche tasse rispetto alle loro disponibilità economiche, con un picco di accordo tra gli elettori del CSX (88%).

Circa il 58% afferma che, data la complessità e l'altezza delle tasse, è legittimo che ci siano persone che trovino dei modi per non pagare. Gli elettori del CDX sono i più inclini a questa visione (68%), mentre quelli del CSX sono i meno d'accordo (40%).

Solo il 25% ritiene che il sistema di tassazione italiano sia equo, chiedendo ai contribuenti sforzi proporzionali alle loro disponibilità economiche. La percentuale più alta di consenso a questa affermazione proviene dagli elettori del CSX (31%).

Radar Swg 23 giugno 2024 Radar Swg 23 giugno 2024
 

Secondo il sondaggio Swg, l'Agenzia delle Entrate viene percepita in modo differente da diverse categorie di soggetti. Nel 2024, si evidenzia un aumento significativo nella percezione positiva tra le grandi imprese, passando dal 46% al 49%, e un incremento ancor più marcato tra i liberi professionisti, dalle 25% al 31%. Vi è un miglioramento anche per le famiglie, commercianti, artigiani e piccole imprese.

La seconda sezione dell'immagine riflette le opinioni sui recenti tagli dell'aliquota Irpef per i redditi medio-bassi. Il 63% degli elettori di centro-destra (CDX) considera giusto il taglio, mentre tra gli elettori di centro-sinistra (CSX), il 25% lo ritiene ingiusto. Inoltre, il 28% degli elettori del Movimento 5 Stelle (M5S) e il 24% degli elettori CSX vedono il taglio come inutile.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 





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