Economia

Tesla, Musk manda a casa il 10% dei dipendenti. E il titolo crolla a WS

Musk annuncia di avere serie preoccupazioni per il futuro economico di Tesla e si prepara a fare grossi tagli al suo personale

Tesla, Musk teme la bancarotta: "Ho una sensazione molto negativa..." e licenzia dieci mila dipendenti

Elon Musk si prepara a mandare a casa il 10% del personale di Tesla. Il tycoon sudafricano teme l’arrivo di una dura recessione e, con una nota inviata ai manager della sua casa automobilistica, ha rivelato di avere una terribile sensazione riguardo il futuro economico dell’azienda. Di conseguenza, come scrive Reuters, Musk ha chiesto ai collaboratori di interrompere i piani di assunzione in tutto il mondo, annunciando importanti tagli nell'organico.

Tesla dà lavoro attualmente a circa 100.000 persone e, nel caso il patron decidesse di effettuare davvero i tagli, significherebbe togliere il lavoro a oltre 10.000 persone. Sempre a proposito dei suoi dipendenti, Musk ha fatto recentemente sobbalzare l’opinione pubblica per aver duramente imposto, senza mezzi termini, di tornare in presenza al lavoro e abbandonare gli strascichi di smart working pervenuti dal periodo Covid.

Usa, a maggio i posti di lavoro crescono oltre le stime, la disoccupazione resta al 3,6%. Dati: 

Nel mese di maggio negli Stati Uniti sono stati guadagnati 390.000 posti di lavoro, escludendo il settore agricolo.

Un dato positivo, sopra le stime degli analisti che si attendevano un aumento di 328.000 posti.

Mentre la disoccupazione è rimasta al 3,6%, il miglior dato dall'inizio della pandemia, con attese per un calo al 3,5%.

"Ognuno a Tesla deve passare un minimo di 40 ore in ufficio a settimana. Inoltre, l'ufficio deve essere dove si trovano i vostri colleghi, non uno pseudo ufficio da remoto. Se non vi presenterete, daremo per scontato che vi siete licenziati”, ha sentenziato l’uomo più ricco del mondo.

Un messaggio che aveva sorpreso gli analisti, preoccupati che Tesla potesse perdere talenti a causa di questa “allergia” allo smart working. Alla luce del memo odierno, però, quella comunicazione pare da leggere sotto un'altra luce: quella di un piano di esuberi, per quanto possibile, volontari.