Economia
Tim, il governo gela il fondo Merlyn: "Nessuna alternativa a Kkr". Analisi
Il governo ha categoricamente rispedito al mittente la proposta del fondo Merlyn relativa alla rete Tim
Tim, il governo gela il fondo Merlyn: "Nessuna alternativa a Kkr". Analisi
Grazie ma no grazie. Si può riassumere così la risposta che il governo ha riservato alla proposta di Merlyn. Si tratta del fondo di Alessandro Barnaba che ha progressivamente deciso di aumentare la sua partecipazione e presenza in Tim. Ad aprile, infatti, deteneva lo 0,001%, ovvero un investimento di circa 65mila euro poi svalutatosi a poco più di 48mila.
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Barnaba si è recato in tribunale facendo valere il suo pacchetto e chiedendo una revisione della governance che prevedesse il ritorno in azienda di Stefano Siragusa. Poi Barnaba ha deciso di scalare progressivamente arrivando al 3% e annunciando di essere pronto a salire fino al 5%. Ma l’esecutivo ha risposto con molta rapidità e in maniera tombale. Non ci sono alternative a Kkr, con buona pace di tutti gli attori in campo. Allora la domanda sorge spontanea: perché qualcuno dovrebbe decidere di rastrellare azioni nei mesi più difficili per Tim, presentare un piano alternativo, sapendo già che non ci sarebbe stata trippa per gatti?
Probabile che si sia voluto ottenere un duplice effetto. Da una parte stanare il governo per capire se vi fossero ancora tentennamenti nonostante la firma della trattativa in esclusiva. Dall’altra la scommessa che le azioni di Tim, una volta completata l’operazione, potrebbero valere ben di più. Con una bella plusvalenza. Mica male, no?