Economia

Tim, in arrivo l'offerta finale di Kkr per la rete. Poi la palla passa ai soci

di Redazione Economia

Possibile la convocazione di due cda distinti: uno per i conti del terzo trimestre, l'altro per la scelta sulla rete

Kkr pronta ad alzare il velo sull'offerta per la rete Tim

Tra poche ore verrà svelata l'offerta presentata dal fondo Kkr per l'acquisizione della rete di Tim. La data di scadenza per la presentazione di un'offerta vincolante è fissata per il 15 ottobre, secondo quanto riportato da La Stampa. Una volta ricevuta, l'offerta sarà sottoposta all'analisi dei consulenti del gruppo guidato da Pietro Labriola, e successivamente verrà discussa in un consiglio d'amministrazione appositamente convocato, probabilmente nei primi giorni di novembre. Anche se il calendario finanziario del gruppo prevede già una riunione del consiglio per l'8 novembre, potrebbe essere necessaria la convocazione di due consigli distinti.

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Il contenuto dell'offerta di Kkr sarà cruciale per determinare i passi successivi dell'operazione. A meno che l'offerta non sia significativamente migliorativa rispetto a quella che ha portato all'accordo iniziale, è probabile che il consiglio d'amministrazione di Tim opterà per la convocazione di un'assemblea "consultiva" entro la metà di dicembre, anziché una delibera diretta. Questa assemblea permetterebbe ai membri del consiglio di valutare l'accettazione dell'offerta con gli azionisti. La decisione spetterà al consiglio, il quale ha già ottenuto una serie di pareri legali che indicano che, per decisioni come la cessione di Netco (la futura società che accoglierà gli asset infrastrutturali di Tim), potrebbe non essere necessaria una riunione assembleare.

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Tuttavia, questa prospettiva ha sollevato alcune speculazioni tra gli operatori di mercato nei giorni scorsi, che avevano suggerito che il consiglio potesse optare per una procedura senza coinvolgere gli azionisti. Questo sembra ora meno probabile. Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha dichiarato ieri che si sta lavorando per trovare una soluzione per Tim e la creazione di una rete unica attraverso la fusione con Open Fiber, dimostrando apertura agli investimenti stranieri.

L'attesa dell'offerta di Kkr - rileva La Stampa - ha spinto il titolo di Tim al rialzo ieri in Borsa, sebbene pochi si aspettino novità sostanziali dall'investitore statunitense. Si prevede che l'offerta per Netco ammonti a circa 20 miliardi di euro (di cui 10 miliardi di debito e 10 miliardi di equity), con ulteriori 3 miliardi di earn-out legati all'integrazione futura con Open Fiber. I dettagli, inclusi il numero di dipendenti che rimarranno nell'azienda della rete e le condizioni del master service agreement, avranno un impatto significativo. Inoltre, il memorandum tra il fondo americano e il Ministero dell'Economia e delle Finanze prevede che il ministero, che ha messo a disposizione fino a 2,5 miliardi, potrebbe detenere fino al 20% di Netco, sebbene l'operatività di questi accordi dipenda dal parere della Corte dei Conti.

Il fondo F2i ha anche siglato accordi che potrebbero consentirgli di acquisire fino al 15% della società della rete. La posizione di Vivendi, che detiene il 24% di Tim e rappresenta l'azionista di maggioranza relativa, rimane un elemento da valutare, poiché ha recentemente espresso preoccupazioni in merito all'operazione durante un incontro con i rappresentanti del governo.