Economia

Trussardi in crisi nera: la maison del lusso schiacciata da 50 mln di debito

di Lorenzo Goj

Il marchio di moda nato a Bergamo nel 1911 è in fase di ricomposizione della crisi in gestione alla società di consulenza bergamasca 3X Capital

Trussardi in crisi, ecco che cosa sta succedendo al marchio di moda di lusso

Trussardi affronta il suo periodo più buio. Il marchio di moda di lusso fondato a Bergamo nel 1911 da Dante Trussardi e acquisito nel 2019 dalla società di gestione patrimoniale italiana QuattroR, che se n’è assicurata il 60% del capitale, sta vivendo da diverse settimane un forte periodo di crisi.

Il debito accumulato dalla maison ammonterebbe infatti a circa 50 milioni di euro. Ma non è tutto. Oltre ai problemi di “cassa”, il marchio ha subìto un duro colpo anche per quel che riguarda la dirigenza dell’azienda. Infatti, nel giro di pochi giorni si sono dimessi all’unisono sia il Consiglio di amministrazione che l’amministratore delegato Sebastian Suhl.

E per provare a uscire dalla crisi, i piani alti di Trussardi si sono affidati a una procedura introdotta molto di recente nella legislazione italiana: la ricomposizione della crisi. In sintesi, la norma consentirebbe alle imprese in difficoltà di preservare la propria capacità operativa, ricorrendo a un esperto esterno per risanare l'azienda e negoziare con i creditori una ristrutturazione del debito. In aiuto a Trussardi è stata chiamata la società di consulenza bergamasca 3X Capital.

Tra le prime mosse dei “nuovi gestori” dell’etichetta, i dipendenti sono stati messi in cassa integrazione e diversi negozi potrebbero essere chiusi, soprattutto quelli con gli affitti in scadenza o poco redditizi. L'obiettivo è razionalizzare e riorganizzare l'azienda in modo che recuperi la capacità di generare redditività, anche se il suo fatturato viene rivisto al ribasso.