Economia

Ue, procedura d'infrazione all'Italia su credito ipotecario, pagamenti e...

La Commissione Ue ha aperto procedura d'infrazione nei confronti dell'Italia su credito ipotecario, ritardi pagamento, servizi portuali e sui siti Natura 2000

La quarta perche' la rete nazionale dei siti Natura 2000, protetti dall'Ue, non copre adeguatamente i vari tipi di habitat e le specie che necessitano di protezione. Le lacune piu' gravi, spiega la Commissione in una nota, sono legate alle specie marine, come la foca monaca mediterranea, la tartaruga comune e il tursiope, nonche' agli habitat marini, come le scogliere. Mancano anche le designazioni di siti per diverse specie di uccelli marini, come la berta maggiore di Scopoli e la berta minore. L'Italia ha ora due mesi per rispondere alla lettera e adottare le misure necessarie. In assenza di una risposta soddisfacente, la Commissione puo' decidere di emettere un parere motivato.

La Commissione europea ha deciso oggi di inviare una lettera di costituzione in mora anche alla Germania per violazione dei principi fondamentali del diritto dell'Ue, in particolare dei principi di autonomia, primato, efficacia e applicazione uniforme del diritto dell'Unione, nonche' del rispetto della competenza della Corte di giustizia dell'Ue ai sensi dell'articolo 267 Tfue. Il 5 maggio 2020 la Corte costituzionale federale tedesca ha emesso una sentenza sul Programma di acquisto del settore pubblico (Pspp) della Banca centrale europea (Bce) in cui lo dichiarava "ultra vires" che esula dall'ambito delle proprie competenze. Nella stessa sentenza la Corte costituzionale tedesca dichiarava inoltre "ultra vires" una sentenza della Corte di giustizia ("Heinrich Weiss e altri") senza deferire la questione alla Corte di giustizia.

"Di conseguenza, il tribunale tedesco ha privato una sentenza della Corte di giustizia dell'UE dei suoi effetti giuridici in Germania, violando il principio del primato del diritto dell'Ue. Questo e' il motivo per cui e' stata ora avviata la procedura di infrazione", spiegano dalla Commissione. Con ordinanza del 29 aprile 2021, la Corte costituzionale tedesca ha respinto due domande dirette a ottenere un'ordinanza di esecuzione della sentenza del 5 maggio 2020. L'ordinanza del 29 aprile 2021 della Corte costituzionale tedesca non annulla tuttavia le violazioni riguardanti il principio del primato del diritto dell'Unione. La Commissione ritiene che la sentenza della Corte costituzionale tedesca costituisca un grave precedente, sia per la futura prassi della Corte costituzionale tedesca stessa, sia per le corti supreme e costituzionali di altri Stati membri. La Germania ha due mesi per rispondere ai rilievi espressi dalla Commissione.