Economia
Immobili, ristrutturazioni obbligatorie. Dall'Ue schiaffo ai cittadini
Ristrutturazione edilizia ed efficientamento energetico, le direttive green che mettono in difficoltà i cittadini
Le direttive green finora emanate, non sono ancora divenute leggi. Ad esempio, l’obbligo di ristrutturazione edilizia non è per tutte le case; godono di una deroga gli edifici di rilevante valore architettonico o storico, le case per le vacanze, le chiese e i luoghi di culto.
In aggiunta, è previsto che ogni Paese membro abbia la facoltà di esentare il 22% degli alloggi sociali di proprietà pubblica se le ristrutturazioni comportano aumenti degli affitti superiori ai risparmi in bolletta, o anche solo per mancanza di manodopera qualificata.
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Direttive green Ue, le polemiche: "Troppo costose"
Secondo alcuni esperti, gli obiettivi green predisposti dall’Ue per l’Italia sarebbero quasi impossibili da soddisfare, perché ben quasi l’80% degli immobili residenziali appartiene a una classe energetica inferiore alla D e la ristrutturazione comporterebbe un enorme dispendio di soldi e tempo.
Ad aggravare la situazione, la mancanza di incentivi e strumenti finanziari adeguati. La sospensione di bonus e finanziamenti decisa dalla stessa Ue per le caldaie non agevola, infatti, il rispetto degli eventuali obblighi Ue nel caso divengano ufficiali a tutti gli effetti. Del resto, su questi punti l’Italia non è la sola “perplessa”. Anche la Germania sta valutando di togliere il suo sostegno agli obblighi imposti dall’Ue per la ristrutturazione edilizia e l’efficientamento energetico.