Economia

Unicredit, Orcel fa l’enigmatico: “M&a Bpm? Tutto è possibile e niente lo è"

L'amministratore delegato di Unicredit ha risposto alle domande alla tavola rotonda del Consiglio nazionale Fabi

Monte dei Paschi, Orcel: "Se possiamo aiutare lo faremo"

"Per me è estremamente importante che il Monte dei Paschi abbia molto successo, più successo ha e meno problemi ci sono per altri, se possiamo aiutare nei limiti del nostro ruolo lo faremo". Ad affermarlo, l'a.d. di Unicredit, Andrea Orcel, intervenuto oggi a una tavola rotonda al Consiglio nazionale Fabi.

"Con Mps - spiega - eravamo a un bivio, si poteva non fare nulla oppure fare quello che è stato fatto, discutere con la controparte per un percorso che funzionava per entrambi. C’è stato un tentativo di farlo funzionare, ma nel percorso ci siamo resi conto che alcuni ostacoli erano difficili da sormontare, in modo costruttivo ne abbiamo preso atto e ci siamo separati". Secondo Orcel, ora "lo spacchettamento non per forza deve essere la soluzione. La nostra soluzione andava a prendere l'intera banca commerciale. Ci interessa la parte assicurativa? Abbiamo altri partner".

Orcel fa l'enigmatico Bpm: "Tutto è possibile, niente è possibile"

"Un M&A con Bpm? Tutto è possibile e niente è possibile. L'M&a non e una priorità, lo è portare a casa il piano", ha dichiarato Orcel rispondendo a una domanda su una possibile aggregazione con Banco Bpm nel corso di una tavola rotonda al Consiglio nazionale Fabi.

 

Unicredit, Orcel: "Non escludiamo acquisizioni, priorità a piano"         

Unicredit non esclude acquisizioni e "continua a cercare opportunità", ma la sua priorità è portare a termine il piano triennale. Queste le parole di Orcel in un'intervista al Financial Times che torna a parlare dell'intesa sfumata con il governo italiano su Mps. Il banchiere spiega che non avrebbe reso un "buon servizio" agli azionisti della banca o all'Italia portando avanti l'accordo. "Il mercato lo avrebbe visto come un accordo politico".

I colloqui tra Unicredit e il governo italiano, che possiede il 64% in Mps, sono falliti a ottobre. Orcel ha detto che governo e Unicredit avevano concordato come ripulire il bilancio "e quei termini, se si prendono i conti del Monte dei Paschi e la due diligence che è stata effettuata, equivalgono quasi meccanicamente a un numero", osserva "e il numero era significativamente superiore ai 2-3 miliardi di euro" originariamente previsti dal governo.